Happy City – Tanta cuteness nel nuovo gioco di carte targato Ghenos Games.
I designer sono Toshiki Sato, Airu Sato; le coloratissime illustrazioni sono a cura di Makoto Takami.
Una partita da 2 a 5 giocatori può durare circa 20-30 minuti. Il gioco è la re-implementazione di Happiest Town, uscito in Giappone qualche anno fa.
Happy City – Ambientazione & Contenuto
Il nostro obiettivo è quello di costruire la città più felice del mondo. Per farlo, acquisteremo e giocheremo ad ogni turno delle carinissime carte edificio.
Esse, insieme alle strutture speciali, ci forniranno punti felicità. Questi verranno calcolati a fine partita moltiplicando cuori per abitanti.
Preparatevi a conquistare luoghi stupendi e magici come “Il parcheggio Draghi” e la “Stalla degli unicorni”.
La confezione portatile è di forma rettangolare e riporta una fantasiosa illustrazione, ad esempio di come potrebbe essere una “Happy City”. Troviamo:
30 Monete
140 carte (Edifici, Abitazioni, Edifici Speciali, Happy Market)
1 regolamento
La parte interna è magnificamente illustrata con le piazze abitate dai piccoli cittadini.
Happy City – Come si gioca
Anche le regole di Happy City sono molto contenute. Infatti, ogni round prevede solo 2 fasi: entrate ed azioni.
Saranno già presenti, nel setup, 3 tipologie di abitazione diverse per costo e punti. Gli edifici, invece, verranno rivelati man mano nel corso del gioco. Anche loro hanno dei costi variabili suddivisi in 3 fasce. Infine, sono disponibili anche degli Edifici Speciali come se fossero obiettivi.
Durante la prima fase che si svolge in contemporaneamente, riceviamo semplicemente la rendita dovuta alle carte che possediamo.
Ogni giocatore comincia con un “Happy Market” che gli fornisce una rendita iniziale di 1 moneta.
Successivamente, in senso orario, si seguono questi punti. Si può scartare una delle carte edificio presenti al centro tavolo (ad inizio partita non ve ne saranno), per poi pescarne di nuove fino ad averne 3 a disposizione. A questo punto, potremo decidere se acquistare uno di questi edifici, oppure un’abitazione. La terza alternativa è quella di non acquistare nulla e prendere 1 soldo dalla banca. Non è possibile avere 2 carte con lo stesso nome.
Alla fine del proprio turno, se rispettiamo determinati requisiti, sarà possibile prendere un Edificio Speciale ed aggiungerlo alla nostra città. Tenete a mente che potremo possederne solo uno per tutta la partita.
Questa terminerà alla fine del round in cui un giocatore avrà aggiunto la sua decima ed ultima carta città. Per il conteggio dei punti, come anticipato, andrà moltiplicato il numero di tutti i cuori visibili sulle carte per quello degli abitanti.
Il regolamento ci propone anche una variante esperti e leggermente asimmetrica, dove gli Happy Market dei giocatori avranno tutti dei colori diversi e gli Edifici Speciali vanno sostituiti con altri dagli effetti adatti ai più esperti.
Titoli di coda
Sono sicuro che lancerete dei gridolini di stupore ad ogni carta che girerete, soprattutto riguardo gli Edifici Speciali. Happy City è un gioco da avere assolutamente per la dolcezza che esprime, ma anche per la sua semplicità e voglia di rigiocarci.
Le meccaniche sono davvero semplici ed una partita ha tempi molto contenuti. Per una versione più strategica consiglio di usare la variante per esperti.
Ambientazione: parliamo di un gioco di carte filler. La grafica fa tantissimo ma l’ambientazione non è ciò che domina.
Interazione: poca ma indiretta nella prima fase facoltativa delle azioni. Infatti potremo puntare a scartare gli Edifici utili ai nostri avversari.
Alea: data sicuramente dalle pile di carte Edifici.
Difficoltà: assolutamente bassa. Un gioco davvero chill e soddisfacente.
Componenti: le monete in cartone potrebbero sfogliarsi, fate attenzione. Le carte, per rendere il tutto ancora più cute, sono piccole.
Meccanismi: Hand Management, City Building ed Obiettivi sono i meccanismi che ho intravisto in Happy City.
Preferireste più vivere o creare la città più felice del mondo?
Have a good game!