La questione riguardante il terrorismo è ogni giorno sempre più toccante, sotto diversi aspetti. Nonostante le molteplici soluzioni che si possono adottare dal punto di vista umano, anche quello che riguarda la tecnologia non è da sottovalutare, infatti anche i social network stanno cercando di ottimizzare soluzioni per contrastare il terrorismo. Mark Zuckerberg, il genio di Facebook, spiega infatti come la società stia sfruttando la tecnologia per combattere il terrorismo. “Hard Questions” è il nome del blog creato da Facebook, che ha come scopo quello di mettere in contatto gli utenti che potranno poi scambiarsi opinioni su diversi argomenti. Questo blog è stato ideato proprio per la battaglia contro il terrorismo e l’uso distorto dei social network, utilizzandoli per fini di proselitismo dei gruppi estremisti. Con un post su facebook, Zuckerberg comunica:
“Stiamo aprendo un nuovo blog per discutere apertamente i grandi problemi della società sollevati dai social media. Il nostro obiettivo è quello di creare più discussioni e sentire il vostro feedback su come possiamo avere un impatto più positivo sul mondo”
Continua inoltre scrivendo:
<<La nostra posizione sul terrorismo è abbastanza chiara: non deve trovare posto in nessun luogo, né su Facebook né altrove su internet […] Vogliamo il vostro contributo su altri argomenti dovremmo affrontare e cosa potremmo fare meglio. Si prega di inviare suggerimenti a hardquestions@fb.com>>
Dichiara anche, spiegando come funziona la loro organizzazione: << Abbiamo team che valutano le informazioni riferite a post che sostengono il terrorismo: cerchiamo di rimuovere questi ultimi il più velocemente possibile. Nei casi rari in cui ci accorgiamo che la minaccia è imminente, mettiamo a conoscenza di questa le forze dell’ordine>>. Per il corretto funzionamento di quest sistema è necessario l’aiuto di tutti gli utenti: <<E’ un sistema questo, che confida sulla gente, e sulla sua disponibilità a dirci dei contenuti terroristici che vedono. Questa cosa funziona proporzionalmente alle informazioni che riceviamo>>. Facebook cercherà inoltre di filtrare post,foto e video grazie ad un algoritmo in particolare, tenendo presente che probabimente tutto ciò potrebbe limitare la libertà di espressione degli utenti, ma afferma: <<E’ un dibattito che durerà anni, ma nel caso del terrorismo credo che la sicurezza della nostra comunità sia un argomento forte, e per questo vogliamo impegnarci>>.
Marina Lombardi