Vittoria del principe Harry nel processo contro il Mirror Group Newspapers (Mgn): un giudice ha riconosciuto che il figlio minore di re Carlo è stato vittima di “intercettazione di messaggi vocali e raccolta illegale di informazioni” su di lui da parte di giornalisti che lavorano per il gruppo editoriale britannico. Al duca di Sussex sono state riconosciute 140.600 sterline (163mila euro) di danni.
Il principe Harry aveva fatto causa al gruppo editoriale britannico Mirror Group Newspapers (MGN), che controlla diversi tabloid. Il Duca di Sussex, secondo quanto affermato dal suo avvocato, sarebbe sottoposto a una raccolta illegale di informazioni sin da quando era ragazzino. Il legale ha affermato: “Ogni parte della vita del principe durante questi anni è stata invasa da questi giornali usando questi metodi illegali ed… è l’uso di questi metodi da parte di un gruppo di media nazionali che lo ha portato qui, non una vendetta contro la stampa in generale”. Il principe Harry ha citato in giudizio l’editore, sostenendo che i giornalisti delle sue erano collegati a metodi tra cui l’acquisizione di notizie con l’inganno e l’uso di investigatori privati per attività illecite
Il principe Harry: “Sono felice di aver vinto contro il Mirror”
Il principe Harry si è detto felice per “aver ucciso il drago” dopo la vittoria davanti alla giustizia britannica contro l’editore del Daily Mirror, colpevole di aver raccolto illegalmente informazioni sul suo conto tramite il ricorso a intercettazioni telefoniche su vasta scala. “Mi è stato detto che uccidere i draghi ti brucerà, ma alla luce della vittoria di oggi e dell’importanza di fare ciò che è necessario per una stampa libera e onesta, è un prezzo che vale la pena pagare”, ha dichiarato il principe in un messaggio letto ai media dal suo legale David Sherborne.
La vittoria in tribunale arriva dopo che, l’11 dicembre, un giudice britannico ha ordinato al principe Harry di pagare 48.447 sterline (circa 56.000 euro) al Mail on Sunday – fra indennizzi e spese processuali – in seguito a un’accusa di diffamazione rivolta dallo stesso Duca di Sussex al domenicale e archiviata per insufficienza di elementi di prova. La somma dovrà essere versata entro il 29 del mese, secondo quanto stabilito dal magistrato. La vicenda si riferisce alla causa intentata dal secondogenito di re Carlo in risposta a un articolo ostile pubblicato dal giornale in relazione al ricorso di Harry contro la decisione del ministero dell’Interno di negare a lui e ai suoi una scorta permanente – anche a pagamento – durante le sue visite nel Regno Unito, non rivestendo egli più un ruolo di rappresentanza ufficiale della monarchia.