L’attrice Helen Mirren soffre della sindrome dell’impostore, come tanti altri artisti di successo. Cosa vuol dire? Scopriamo cosa si nasconde dietro questa condizione, e come Helen Mirren si approccia ai tanti riconoscimenti che le sono arrivati nel corso della sua carriera, che lei spesso pensa di non meritare davvero.
Mi vedo ancora come mi vedevo a 20, 30 e 40 anni. Combattuta, ambiziosa, frustrata e ipercritica con me stessa. Convivo con un fastidioso pensiero che mi fa dire: “Dio mio, adesso mi scoprono. Questa volta è andata, ma la prossima non riuscirò a farla franca”.
Paura di non essere mai all’altezza, paura che il giudizio degli altri sia distorto, e che in realtà non si è capaci come tutti ci fanno credere. Ecco ciò di cui parla la Mirren, che a 76 anni ancora fa fatica ad ammettere le sue doti di attrice.
Helen Mirren: riassunto di una vita
Helen Mirren nasce ad Hammersmith, vicino Londra, il 26 luglio 1945. Suo padre era un aristocratico esule russo (il suo vero cognome è Mironoff) che in Inghilterra faceva il tassista, e di una donna della working class londinese. Inizia ad appassionarsi alla recitazione da piccolissima, esibendosi e studiando teatro già da adolescente. La sua carriera l’ha portata ovunque in giro per il mondo, e le ha regalato una serie di grandi successi, tanto che anche la Regina Elisabetta ne è rimasta colpita, assegnandole il titolo di Dame, corrispettivo femminile di Sir.
Nel 1997 si sposa con il regista Taylor Hackford, conosciuto sul set del film Il sole a mezzanotte. I due sono ancora sposati, e il segreto dietro il loro matrimonio di successo sta proprio nelle rispettive carriere: essendo “costretti” a viaggiare molto per lavoro, i due si vedono poco, il che contribuisce a farli essere sempre felici di stare insieme, quando possono. Lo afferma lei stessa: «Credo che sia questo il motivo per cui siamo ancora insieme. Dal momento che stiamo per molto tempo separati, siamo sempre contenti di vederci».
E che carriera. Vincitrice di un Premio Oscar, tre Premi Golden Globe, quattro Premi BAFTA, cinque Screen Actors Guild Awards, un Critics’ Choice Awards, quattro Emmy Awards e di un Tony Award, Helen Mirren le ha collezionate tutte. Ma a quanto pare crede di non meritarne nessuna. Perché? Perché l’attrice britannica è incline a una condizione chiamata Sindrome dell’impostore, con cui convivono diversi personaggi del mondo dello spettacolo, dell’arte e della scienza.
Che cos’è questa “sindrome dell’impostore”?
Col termine “sindrome dell‘impostore”, ci si riferisce a un fenomeno analizzato e descritto sul finire degli anni ’70, in uno studio portato avanti dalle psicologhe Pauline Clance e Suzanne Imes. Tale condizione non è un vero e proprio impedimento fisico e mentale, ma una percezione di sé come immeritevole dei successi raggiunti.
C’è dell’insicurezza di fondo che causa tale percezione, derivante dal non riuscire ad ammettere a sé stessi di essere meritevoli dei propri traguardi, in particolare sul posto di lavoro. La sensazione di chi soffre della sindrome dell’impostore è quella, come ha detto anche la Mirren, di essere scoperti da un momento all’altro: prima o poi tutti si accorgeranno di essere stati illusi, e che in realtà la persona in questione non è capace come vuole far credere.
Intervistata da You Magazine, dopo 50 anni di stimata carriera, l’attrice racconta di avere ancora molti dubbi su di sé. Il senso di dubbio è infatti la chiave di tale condizione, della quale hanno sofferto grandi come Albert Einstein e Meryl Streep.
Si tratta di una sindrome molto diffusa, che colpisce, chiaramente, non solo personaggi famosi o maggiormente esposti alla critica, ma anche noi “civili”. Le principali varianti sono le seguenti: sensazione di non meritare il successo ottenuto, attribuire tale successo al caso o alla fortuna senza mai darsi il merito, un forte senso di insicurezze nelle proprie abilità e, da qui il nome, la sensazione di essere scoperti come impostori.
Considerando che Helen Mirren si sta avvicinando al prossimo traguardo, con un premio alla carriera dalla Los Angeles Screen Actors Guild in arrivo, speriamo per lei che riuscirà a godersi i festeggiamenti senza convincersi di non esserseli meritati. In fondo, malgrado tutto ciò che può raccontare a se stessa, il suo curriculum parla forte e chiaro.
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