Honduras: inasprita la legge sul divieto di aborto

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Di Redazione Metropolitan

L’Honduras ha approvato una riforma costituzionale che ha inasprito ulteriormente il divieto di aborto. Un’azione, che ha reso la legge sull’interruzione della gravidanza del paese latinoamericano, una delle più severe al mondo.

Honduras aborto - photo credits: efeminista.com
photo credits: efeminista.com

Lotta spietata in Sud America, per far sì che la donna sia libera di decidere del proprio corpo. Una lotta, che ha visto migliaia di attiviste conquistare in Argentina la legalizzazione dell’aborto.

In Honduras tuttavia, sta accadendo il contrario con la nuova misura adottata dai legislatori, nota come “Scudo contro l’aborto in Honduras”. Questa comprende la riforma dell’articolo 67 della Costituzione del Paese Latino, la quale ha lo scopo di impedire che l’aborto venga legalizzato in futuro. In che modo? Stabilendo che, per la sua emendazione, almeno tre quarti dei membri del Parlamento votino a favore, andando ad alzare eccessivamente la soglia di voto. Un articolo che è stato pensato – come ha dichiarato l’avvocato Doris Gutierrez – per non essere modificato, dato che servirebbero 96 voti sui 128 parlamentari.

L’aborto è costituzionalmente vietato in Honduras dal 1982. Nel 2017, c’è stato un tentativo di legalizzare l’interruzione volontaria di gravidanza in caso di stupro, incesto o se a rischio la vita della madre o del bambino. Solo 8 dei 128 legislatori tuttavia, hanno votato a favore. L’Honduras quindi, è rimasto uno dei pochi paesi al mondo a proibire l’aborto, anche in caso di violenza sessuale e incesto, gravi malformazioni del feto o quando la vita o la salute della madre sono in pericolo.

Viviamo in una società estremamente conservatrice. L’aborto, è una questione di salute pubblica, ma le persone non vogliono vederla in questo modo

Ha affermato Beatriz Valle, ex legislatrice del partito Libre di centrosinistra, a favore della depenalizzazione dell’aborto.

Honduras: l’ONU preoccupata per la legge che vieta l’aborto

L’Organizzazione delle Nazioni Unite, ha espresso la sua preoccupazione per la situazione in Honduras. Ha esortato il Parlamento ad astenersi dall’approvare la riforma, non solo perché contraria agli standard internazionali dei diritti umani, ma soprattutto per salvaguardare le donne.

L’Honduras ha uno dei più alti tassi di gravidanze adolescenziali in America Latina, un parto su quattro è di una ragazza sotto i 19 anni. Evitare gravidanze indesiderate, significherebbe garantire il non verificarsi di aborti clandestini, molto pericolosi per la salute – e anche per la vita – sia della madre che del bambino.

Nulla è servito tuttavia, nemmeno la mobilitazione dei gruppi per i diritti delle donne le quali hanno urlato a gran voce di consentire l’aborto almeno in casi estremi, come lo stupro.

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