Il 4 Giugno 1989 le proteste di Piazza Tienanmen si conclusero con il massacro in cui i militari spararono sulla folla civile. Da allora, mentre in Cina vige il silenzio sull’avvenimento, a Hong Kong (e anche a Macao) grazie al suo statuto speciale ogni 4 Giugno in migliaia si riunivano a Victoria Park con delle candele accese per ricordare il tragico evento. Oggi, 32 anni dopo, è stata arrestata Chow Hang Tung, attivista per il movimento pro democrazia, accusata di voler celebrare il ricordo di Piazza Tienanmen.
Con la stretta della Cina su Hong Kong, il momento del ricordo è stato infatti vietato (la causa ufficiale è per la gestione della pandemia di coronavirus). È il secondo anno consecutivo che la storica manifestazione non si terrà. Chow Hang Tung, avvocata e vice presidente della Hong Kong Alliance che ogni anno organizzava la celebrazione è stata arrestata questa mattina. Questo capita la settimana dopo che il governo cinese aveva condannato Jimmy Lai e altri 7 attivisti a 14 mesi di carcere per aver partecipato a delle proteste pro democrazia ad Hong Kong tra il 2019 e il 2020. I media riportano che la donna sia stata arrestata in mattinata fuori dal suo ufficio da dei poliziotti in borghese e fatta salire in una macchina.
“Sono pronta a farmi arrestare. Questa è Hong Kong ora. Se lotti per la democrazia sotto un regime autoritario, essere arrestati è inevitabile. Che lo facciano. Sono disposta a pagare il prezzo della lotta per la democrazia.”
Chow Hang Tung conosceva i rischi di ciò che stava facendo. In questa intervista per Bloomberg del 2 Giugno 2021, due giorni prima dell’arresto, mostra le sue “armi” per la manifestazione, un paio di candele e una bottiglia regalata da un amico, e commenta così l’eventualità di essere arrestata:
“La prigione può toglierti la libertà fisica, ma non quella nella tua mente, nel tuo cuore”.
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