Venerdì 15 Novembre è andato in scena a Civitavecchia lo spettacolo di danza “Hopera” presentato dalla E.sperimenti Dance Company. L’evento ha riscosso un grande successo al Teatro Traiano, soprattutto grazie all’ironia dei danzatori che ha coinvolto il pubblico dai più piccoli ai più grandi.
Una platea quasi sold out quella del 15 Novembre a Civitavecchia per “Hopera“, lo spettacolo di danza presentato dalla E.sperimenti GdO Dance Company di Patrizia Salvatori. I ballerini sono arrivati in città nonostante il maltempo per garantire un’ora di divertimento al pubblico civitavecchiese. Da parte loro gli spettatori hanno dimostrato di apprezzare il connubio tra l’opera lirica e la danza contemporanea, insieme a una buona dose di umorismo e simpatia.

La trama di “Hopera” di per sè non è molto complicata, anzi, è praticamente assente o comunque non facilmente percepibile. Eppure si individua comunque un filo conduttore che guida tutto lo spettacolo e tiene il pubblico incollato al palcoscenico senza capire veramente cosa sta guardando. Sicuramente uno dei fil rouge immediatamente presentato è quello della musica lirica: dal Va’ pensiero di Verdi, al Flauto Magico di Mozart fino alla Marcia Trionfale dell’Aida. I ballerini danzano su queste arie a volte alternandosi a gruppi o in coppie, altre volte tutti insieme sul palco. Il balletto, oltre a presentare questa carrellata di brani che fa da colonna sonora, trova però la sua particolarità nel modo in cui gli stessi brani vengono interpretati.
“All’inizio sembra che vadano tutti fuori tempo, non capisci veramente in che modo stanno seguendo la musica, poi invece ti rendi conto che sono tutti perfettamente a tempo. Si tratta di battute particolari ovviamente, ma una volta entrato nel vivo dello spettacolo la musicalità la riconosci eccome” commenta qualcuno del pubblico alla fine dello spettacolo.
La danza
La musicalità dei ballerini è parte integrante del secondo leitmotiv di “Hopera”, l’umorismo. I sorrisi del pubblico, che spesso si trasformano in risate vere e proprie, non sono finti: in platea si divertono davvero. Complici le “occhiate” dei performers che interagiscono con il pubblico, sembra veramente di stare insieme a loro dentro una storia che in realtà nessuno sta raccontando. Il protagonista infatti, riconoscibile dall’abito scuro diverso da tutti gli altri, a circa metà dello spettacolo si cambia d’abito.

Dopo aver indossato anche lui la maglietta bianca e i pantaloni colorati, tutti i ballerini sul palco si trasformano in un insieme compatto. Un insieme che si muove all’unisono, nonostante ognuno di loro si distingua per stile e interpretazione, passando per il classico, il contemporaneo e la break dance. I passaggi sono brevi e armoniosi senza mai sembrare forzati. Ognuno dei danzatori padroneggia la sua tecnica tenendosi però sempre libero nel movimento, a volte fluido altre scattoso, ma mai scontato. La scenografia è invece formata solo da un telo bianco sul fondo e da alcuni teli trasparenti che scendono dall’alto. La sua semplicità favorisce i movimenti dei ballerini, che così rimangono chiari e non oscurati dalla pomposità delle scene.
Per concludere, si può dire che “Hopera” sia un vero e proprio esperimento di danza ben riuscito, lineare e divertente. Uno spettacolo che riesce a coinvolgere il pubblico grazie alla molteplicità degli stili di danza in scena e all’interpretazione umoristica di ogni performers. Grazie a loro chiunque riesce a scoprire e capire il lato divertente e “ballabile” della musica lirica.