Oggi, lunedì 5 settembre, è uscita alle ore 03:00 su Sky e sulla famosa piattaforma di streaming Now Tv il terzo episodio di House of the Dragon. Il nuovo gioiellino della HBO si sta rivelando entusiasmante per i fans di Game of Thrones, che aspettavano questo prequel con impazienza.

House of the Dragon: un prequel che non teme il confronto

House of the Dragon

Quando si produce una nuova serie è sempre una scommessa, e se questa è collegata ad un colossal del calibro di GoT l’impresa diventa più ardua. Mi viene in mente Valhalla, il sequel di Vikings, decisamente un flop se consideriamo come termine di paragone la serie madre. House of the Dragon però smentisce la maledizione degli spin-off, sembra non temere il confronto con GoT, anzi a tratti si presenta come una nuova stagione della stessa.

D’altro canto protagonista principale è una casata che scotta, nel vero senso della parola, stiamo parlando della casata dei draghi, quella dei Targaryen. I fascinosi personaggi dai capelli color platino non sono nient’altro che gli avi di Daenerys Targaryen, e l’epoca narrata è quella sotto il dominio di Viserys I (quinto re dei sette regni).

Daemon e Rhaenyra

I primi episodi partono già con il botto, i personaggi che risultano incuriosire di più sono senza dubbio Daemon e Rhaenyra. Il primo è il fratello “scapestrato” del re, avido di potere e apparentemente incattivito (ma forse solo bisognoso di amore, attenzioni e comprensione); la seconda è la figlia del re. Daemon è dotato di quel classico dualismo noto per rendere i personaggi calamitanti, e per di più sembra avere un debole per la nipote, cosa che rende il loro rapporto potenzialmente incestuoso, ma affascinante allo stesso tempo, perché si sa, in un mondo fantasioso più le cose sono strane più ci piacciono (forse per quello strano meccanismo della catarsi estetica di cui parlava Aristotele). In più, c’è da dirlo, Matt Smith nei panni di Daemon è perfetto, un attore in grado di rendere in modo eccelso la sua ambiguità, e dotato di un carisma sconvolgente.

Mr. Daemon (dai capelli lunghi e biondi, a cavallo di un drago, che si scioglie di fronte alle richieste della sua nipotina) e Rhaenyra (la versione in miniatura di Daenerys, una ragazza guerriera, propensa a diventare donna da Woman Power e probabilmente prima regina sul Trono di Spade) sembrano gli elementi essenziali per una ricetta da serie perfetta.

Il comparto tecnico della serie

A tutto ciò si aggiunge la sigla di House of the Dragon che ha conservato la stessa melodia di GoT, e che quindi suscita al contempo emozioni nostalgiche e nuove, poiché rievoca vecchi ricordi ma apre comunque episodi mai visti; ed un comparto tecnico impeccabile, proprio di un prodotto cinematografico più che televisivo.

Sicuramente questo si deve in gran parte ad una direzione-garanzia per i vecchi fans della serie madre: la regia di Miguel Sapochnik. Il regista in questione ha diretto la battaglia più bella mai vista in una serie tv: La battaglia dei bastardi (non a caso Sapochnik vinse un Emmy a causa di quest’ultima), dunque la serie sembra essere in ottime mani.

Nell’episodio precedente eravamo rimasti così

Ma vediamo dove eravamo rimasti nell’episodio 1×02 di HotD: Abbiamo lasciato il re Viserys I deciso a sposarsi con Alicent Hightower, nonchè migliore amica della figlia Rhaenyra. Scelta che ha scatenato il dissenso e l’astio della cugina del re “la regina che non fu” e suo marito Lord Corlys Velaryon, che invece speravano nel far unire le rispettive casate ( Targaryen e Velaryon) tramite il matrimonio del re con la loro piccola figlia di soli dodici anni.

Questo odio generatosi nella casa Velaryon ha portato Corlys a rivolgersi a Daemon per ordire una congiura nei confronti di Viserys. Nello scorso episodio il fratello ribelle però sembrava non voler accettare questo sodalizio e pareva non essere interessato alla corona, ma si sa le cose potrebbero cambiare da un momento all’altro, magari con l’arrivo di un nuovo erede per il sovrano? Non ci resta che scoprirlo gustandoci il nuovo episodio: Buona visione e “Dracarys!”.

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Sara Di Luca