I 50 anni eterni di John Lennon con “Imagine”

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Di Redazione Metropolitan

Ripercorriamo la storia di “Imagine”, il celebre di John Lennon uscito il 9 settembre 1971.

Il successo di “Imagine”: un inno alla pace

Ricorre il 50esimo anniversario dall’uscita dell’album “Imagine” di John Lennon. Un punto di riferimento stilistico, culturale e musicale per intere generazioni. Migliaia di fan riconoscevano infatti in John Lennon un leader. In contrapposizione al primo album da solista di Lennon “Plastic Ono Band”, il 9 settembre 1971 uscì il suo secondo album da solista. “Imagine” è la descrizione di un mondo onirico nonchè, secondo alcuni, l’autoritratto dell’artista.

«Nella sua trascuratezza tecnica e nel suo egocentrismo, ‘Imagine‘ è il ‘Self-Portrait‘ di Lennon – disse all’epoca Ben Gerson sulla rivista “Rolling Stone” -. “Plastic Ono Band” riusciva ad essere spontaneo e curato allo stesso tempo, mentre “Imagine” possiede meno di entrambe le qualità».

In Gran Bretagna invece l’album uscì l’8 ottobre 1971, quasi un mese dopo dal debutto americano, e fu accolto positivamente da molte riviste britanniche. «L’album è superbo – disse Alan Smith di “Melody Maker” -. Le canzoni hanno struttura, direzione e melodia: intime, sensibili e di classe».

Imagine” raggiunse infatti la prima posizione in classifica sia in Inghilterra con 100mila prenotazioni, sia negli Stati Uniti dove, in meno di tre settimane, vendette ben un milione e 200mila copie. Quando raggiunse le due milioni di copie la R.I.A.A. lo certificò con due dischi di platino.

John Lennon

La copertina dell’album presentava una foto scattata da Yoko Ono con un primo piano di Lennon, seminascosto da alcune nuvole. Sul retro comparivano un altro ritratto di John e una frase tratta dal suo libro “Grapefruit”: “Imagine the clouds dripping. Dig a hole in your garden to put them in” (“Pompelmo: immagina le nuvole gocciolanti. Scava una buca per raccoglierle nel tuo giardino).  Le registrazioni dell’album si svolsero tra il 20 e il 28 maggio 1971 nello studio personale di Lennon ad Ascot, con Phil Spector come co-produttore.

Il cuore dell’album è “Imagine”, la canzone che dà il titolo al disco. Il brano si ispira alla poesia di YokoCloud Piece”, contenuta nel suo libro “Grapefruit” del 1964, e a un libro di preghiere donato a Yoko da Dick Gregory, un comico che aveva supportato le cause del movimento per i diritti civili. Il brano musicale è un inno alla pace, un invito a immaginare un mondo senza guerre e divisioni. Lennon sogna un mondo in cui le persone collaborano fra loro per salvaguardare i valori fondamentali dell’umanità. Il brano è divenuto popolare soprattutto dopo la morte di Lennon.

L’album contiene 10 brani registrati con i musicisti Klaus Voormann al basso, Nicky Hopkins al pianoforte, Alan White, Jim Gordon e Jim Keltner alla batteria. John Barham aggiunse il vibrafono e le tastiere in alcuni brani. Suonarono anche Tom Evans e Joey Molland dei Badfinger alle chitarre acustiche e King Curtis al sassofono. Collaborò anche George Harrison, che suonò i cinque pezzi tra i più controversi del disco.

Le tracce di “Imagine” di John Lennon

L’album “Imagine” è colmo di brani melodici. “How?”, una ballata per pianoforte e voce, con un accompagnamento di basso e batteria e un arrangiamento d’archi, è una delle tracce più emblematiche del disco dal punto di vista stilistico e lirico. Pure “Jealous Guy” presenta una simile atmosfera ed è nata in India come anche il brano “Gimme Some Truth”. Celebre pure il brano dedicato alla moglie “Oh Yoko!” scritto precedentemente come anche il brano “Oh My Love”.  Ci sono poi due brani che presentano due generi musicali diversi, distinguendosi dunque dalle altre tracce: la rockeggiante “It’s So Hard” e il brano blues “I Don’t Want to Be a Soldier”. “Crippled Inside” presenta invece un tono scanzonato, mentre “How Do You Sleep?” è il brano che conclude l’album “Imagine” e si apre con degli accordi che rappresentano la parodia di “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band“, album inciso coi Beatles nel 1967.

John Lennon e Yoko Ono