Vyacheslav Volodin, presidente della Duma, scrive oggi sul suo canale Telegram che “Tutti i capi di Stato dei Paesi che forniscono armi all’Ucraina devono essere consegnati alla giustizia come criminali di guerra”. Questa la notizia riportata dalla TASS, dal 1904 la principale agenzia di stampa russa.
Intanto “L’Italia è in prima fila tra chi promuove sanzioni anti-russe: per noi è stata una sorpresa” ha detto ieri sera Lavrov intervistato a ‘Zona Bianca’ su Rete 4. Poi sulla questione del gas russo il Ministro degli affari esteri della Russia ha dichiarato che i Paesi europei devono pagarlo in rubli perché “hanno rubato” a Mosca le sue riserve valutarie in dollari ed euro. Obiettivo di Mosca non è “rovesciare Zelensky” ma “che dall’Ucraina non vengano più minacce per la Russia” sostiene Lavrov tornando ad accusare Kiev di servirsi di forze “neonaziste”. Di contro il Ministro degli Esteri ucraino Kuleba ha dichiarato che “L’unico modo per riportare la pace è ripristinare la sovranità di Kiev su tutto il Paese”.
“Politici italiani andati oltre” e l’Ucraina neonazista
“Alcune dichiarazioni di politici e media italiani sono andate oltre le buone norme diplomatiche e giornalistiche” ha aggiunto Lavrov durante la sua intervista. “L’Italia è in prima fila tra coloro che adottano e promuovono le sanzioni anti-russe. Per noi è stata una sorpresa. Eravamo abitati all’idea che l’Italia, grazie alla sua storia, sapesse distinguere il bianco dal nero”.
“I nostri militari non pianificano le azioni in base ad una data. I ritmi dipendono dalle necessità di minimizzare i rischi per la popolazione civile e per i militari russi”. Con queste parole Lavrov ha implicitamente negato che Mosca preveda di cessare la guerra in Ucraina un’occasione dei festeggiamenti del 9 maggio per la vittoria sui nazisti nella Seconda Guerra Mondiale. Il Ministro ha poi ripreso le accuse di nazismo lanciate all’Ucraina da Mosca. “Che il presidente Volodymyr Zelensky sia ebreo nonna alcun significato. Secondo me anche Hitler aveva origini ebraiche”. Così Lavrov risponde alla domanda se non ritenga paradossale accusare il Presidente ucraino di essere a capo di un Paese che deve essere “denazificato”. “Gente che ha tatuata sulla pelle la svastica, che legge e approva il Mein Kampf”. Lavrov ha quindi ribadito le accuse a Kiev di servirsi di forze “neonaziste”, come il battaglione Azov.
Ginevra Mattei
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