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I Focus di MMI: come stanno Milan e Inter?

Si avvicina la seconda giornata di questa nuova serie A che si prospetta più che mai avvincente per ciò che concerne la lotta per la zona Champions. Ecco come stanno Inter e Milan, due delle probabili protagoniste di questa corsa serrata per l’Europa.

QUI INTER

Non è stata una settimana facile per Spalletti e i suoi uomini, reduci dalla brutta sconfitta di Sassuolo all’esordio e dal terremoto provocato dall’ennesima goliardata di Radja Nainggolan. In terra emiliana i nerazzurri hanno confermato i limiti mentali di sempre, propinando una prestazione scialba oltre il possibile. Il tecnico Spalletti, che in estate aveva dichiarato di voler passare alla famosa difesa a 3 e mezzo vista spesso nell’ultimo anno a Roma, ha invece confermato il suo credo tattico di sempre, basato su un 4-2-3-1. La differenza, però, l’hanno fatta gli interpreti: consapevole del ritardo di condizione di molti dei reduci dal Mondiale, croati in primis, Spalletti ha optato per Lautaro Martinez come trequartista e Asamoah come esterno alto, dando fiducia ad un impalpabile Dalbert come terzino. Proprio l’argentino Martinez, il Toro, rischia di essere uno dei più grandi equivoci tattici della stagione: potenzialmente perfetto per agire in coppia con Icardi e aiutare il bomber nerazzurro nel lavoro di collante a lui poco gradito, l’ex Racing potrebbe vedersi limitato dal rigore tattico del tecnico interista ed essere costretto a riciclarsi in ruoli a lui meno congeniali per evitare la panchina. Con molta probabilità, nel prossimo match col Torino, sarà proprio Martinez il sacrificato e colui che, assieme a Dalbert, dovrebbe pagare la sconfitta di Reggio Emilia.

Il caso della settimana: Radja Nainggolan ripreso durante una serata in discoteca con Corona dopo la sconfitta col Sassuolo

 

Capitolo Nainggolan: il belga è ricascato in uno dei tanti peccati che avevano macchiato l’ultima parte della sua bella avventura a Roma, diventando anche il motivo principale dell’addio. L’infortunio che lo ha tolto di mezzo per la prima di campionato, privando Spalletti del tanto desiderato incursore da piazzare sulla trequarti, non ha però impedito a Nainggolan di cimentarsi in una serata in discoteca assieme a Fabrizio Corona. Ripreso col cellulare e rimproverato da alcuni tifosi presenti, il belga ha pensato bene di mostrare il dito medio e si è visto pioversi addosso una miriade di critiche sul web. In un clima tutt’altro che tranquillo, con la matassa Nainggolan da risolvere, Spalletti prepara la difficile gara contro il Torino dell’ex Mazzarri.

 

QUI MILAN

La tragedia di Genova ha giustamente costretto il Milan a rinviare il proprio esordio in campionato. I rossoneri allenati da Rino Gattuso debutteranno sabato sera nella difficilissima trasferta di Napoli contro il grande ex Carlo Ancelotti. Sicuramente non una partenza soft per il Milan, che sarà subito contrapposto ad una delle grandi favorite per questo campionato. La squadra rossonera, tuttavia, esce rinforzata dall’ultimo mercato e dalla grande maxi operazione con la Juventus nonostante si sia iniziata a muovere in netto ritardo rispetto alle altre per le note problematiche societarie e il ricorso all’UEFA per l’esclusione dalle coppe, poi vinto.

Mattia Caldara, sarà in grado di non far rimpiangere Bonucci?

Rinunciato al carisma ma anche ai capricci di Leonardo Bonucci, Gattuso può contare ora su un promettentissimo difensore centrale come Caldara e sul tanto desiderato centravanti, Gonzalo Higuain. A rinforzare ulteriormente la compagine milanista sono arrivati anche il portiere Reina, il centrocampista Bakayoko dal Chelsea, l’estroso ma discontinuo Halilovic e lo spagnolo Castillejo, oltre all’imminente ritorno di Andrea Conti dopo l’infortunio che gli ha fatto perdere tutta la prima stagione in rossonero. Gattuso ha anche avuto modo di iniziare a lavorare fin dal ritiro e non a campionato in corso e ha curato nei dettagli una preparazione atletica che lo scorso anno è stata un pò il tallone d’Achille della squadra e motivo di attriti con l’ex Montella. Diventa importante non sbagliare la partenza e un buon risultato a Napoli può dare convinzione a tutto l’ambiente e far credere che il duro lavoro del tecnico alla lunga pagherà.

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