È il 17 dicembre 1904 e in Pennsylvania, precisamente a Kitty Hawk i fratelli Wilbur e Orville Wright, dopo aver realizzato il primo vero e proprio aeroplano, effettuano il primo volo nella storia. Cosí, agli albori del 900, venne realizzato un sogno che è stato inseguito dall’umanità per millenni. Tutto grazie all’ingegno, determinazione e tenacia, di quelli che erano inizialmente costruttori di biciclette.
Un sogno inseguito per anni
La principale intuizione dei fratelli Wright, che gli permise di realizzare un mezzo in grado di sollevarsi dal suolo, riguarda tre elementi principali: bilanciamento, rotazione e controllo totale del volo. Fecero prima esperimenti su aquiloni. Poi passarono ad un aliante trainato da un mezzo a terra. Infine, passarono ad un aereo in grado di trasportare un passeggero.
Fecero diversi prototipi di questo modelli finché, nel 1902, i Wright realizzarono un mezzo simile a un moderno deltaplano. Partendo da questa prima base tentarono di creare un vero e proprio aeroplano. Così nel 1903, realizzarono un aereo con apertura delle ali di 12 metri, massa 340 kg, comprendendo anche il pilota, e motore a scoppio. Proprio il motore è stato realizzato dai fratelli Wright stessi, essendo che quelli disponibili costavano troppo. Con un telaio in legno e il sistema di controllo costituito da un timone, era pronto il primo aereo.
Il volo e la nascita dell’aviazione
II 17 dicembre 1903 il mezzo realizzato dai fratelli Wright, è il primo aereo a sollevarsi effettivamente dal suolo e realizzano con questi quattro brevi voli. Il più lungo, di 59 secondi, permise loro di attraversare distanze di poche decine di metri. Nasce cosí l’aviazione e le loro opere non termineranno con questo primo successo.
Nel 1904 i Wright riuscirono a volare in un intero cerchio, ritornando al punto di partenza, e rimanendo in aria per un totale di 1 minuto e 36 secondi. L’anno successivo costruirono un vero aereo efficiente, in grado di volare per decine di minuti, e brevettarono la loro preziosa invenzione, un regalo di valore straordinario per l’umanità.
Aurelia Carbone
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