Il prossimo 25 agosto presso lo storico Globe Theatre di Londra andrà in scena I, Joan : uno spettacolo che ritrae l’eroina cattolica Giovanna d’Arco in versione queer.
La pulzella d’Orleans al Globe Theatre
Giovanna d’Arco è la patrona della Francia, una santa la cui memoria è celebrata per l’assedio di Orleans tra il 1428 e il 1429, battaglia in cui i Francesi sconfissero gli Inglesi durante la Guerra dei Cent’anni.
La pulzella d’Orleans torna nel mondo moderno sul palco del Globe Theatre, identificandosi in un personaggio non binario, che usa i pronomi neutri (they/them) quando parla di sé.
I, Joan debutterà al Globe il 25 agosto e vedrà come protagonista l’attrice Isobel Thom. La vicenda narrata riguarderà il ruolo di Giovanna nella Guerra dei Cent’anni tra Francia e Inghilterra, anche se non è stato specificato quali eventi storici saranno inclusi.
Isobel Thom in un’intervista a Nbc News ha raccontato che: «La nostra storia di Joan è piena di gioia, amore, speranza, magia e rivoluzione. La narrazione e l’arte sono una piattaforma per condividere esperienze, stimolare l’immaginazione, eccitare e ispirare, esplorare il linguaggio e rappresentare. Le persone e le comunità meritano di essere sostenute e non c’è limite al modo in cui possiamo farlo».
Giovanna d’Arco queer e l’ira dei cattolici
La notizia di uno spettacolo che ritrae un personaggio storico – una santa – legato alla Chiesa in chiave queer, ha suscitato l’ira dei circoli cattolici. In molti sui social si sono espressi sull’argomento, sostenendo che quest’interpretazione sminuisca la vita eroica di Giovanna d’Arco e che ne cancelli addirittura la dignità femminile.
Per i cattolici, infatti, Santa Giovanna d’Arco è un simbolo di castità e femminilità coraggiosa, l’esempio della donna che ha sacrificato la vita alla ricerca della verità.
La stampa inglese è spaccata in due sul tema. C’è infatti chi guarda al nuovo concept della pulzella d’Orleans con sguardo attento e affascinato, e chi invece critica aspramente la scelta della regia.
La direttrice artistica del Globe Theatre Michelle Terry, ha risposto alle polemiche affermando che: «Giovanna d’Arco per secoli è stata un’ icona culturale raffigurata in innumerevoli commedie, libri e film. La storia ci ha fornito svariati e meravigliosi esempi di Joan vista come donna. Questa produzione semplicemente offre la possibilità di un altro punto di vista». Terry ha aggiunto che «gli adattamenti teatrali rendono tutto possibile perché i teatri non hanno a che fare con la realtà storica».
L’ufficio stampa del Globe si è espresso sottolineando che lo stesso Shakespeare «non ha scritto sempre opere teatrali storicamente accurate» e che «giocava con identità, potere, l’idea del piacere e con tutti i lati di un argomento». L’intento del Globe Theatre è quello di promuovere temi e problematiche riguardanti la comunità LGBTQ anche nel mondo dello spettacolo e di lasciare l’arte libera, a dispetto di tutte le critiche.
Francesca Mazzini
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