“I Magnifici Sette”: stasera in tv l’omaggio western ai samurai di Kurosawa

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Di Redazione Metropolitan

Andrà in onda stasera in prima visione tv su Rai movie (Canale 24) il film “I Magnifici Sette“, western targato John Sturges. Con la pellicola il regista statunitense intende omaggiare il film “I sette samurai“(1954) di Akira Kurosawa, a cui si ispira liberamente. Il lungometraggio, indiscutibile cult 1960, è interpretato, tra gli altri, da Yul Brinner, Steve McQueen, Charles Bronson, James Coburn, Eli Wallach.

Sturges attinge dalla magnum opus del regista giapponese, calando entro i paesaggi della frontiera americana del XIX secolo i temi dell’onore, dell’amicizia virile e del rifiuto. Materia che già il maestro Kurosawa aveva affrontato nel suo film, sei anni prima, ambientato nel Giappone dell’età feudale. Due versioni della stessa leggenda, i sette samurai attraverso la trasposizione di Sturges, si fanno ‘magnifici’ uomini del West.

“I Sette Samurai” si fanno “magnifici” omaggiando Kurosawa

Uno dei film più importanti e citati della storia del cinema, “I Sette Samurai” è considerato il masterpiece di Kurusawa. Ed è proprio dal Giappone dei samurai che matura l’affascinante storia di coraggio e valore narrata sotto altra veste da “I Magnifici Sette“. Un gruppo di “magnifici” guerrieri è chiamato a difendere una città. Sette uomini combattono per proteggerla dall’invasione straniera. È questo il racconto alla base di tre film che hanno attraversato la storia del cinema, dal 1956 a oggi, con il remake del 2016, omonimo a quello di Sturges, ma firmato questa volta da Fuqua.

“I Sette Samurai” è il titolo del film del 1956 di Akira Kurosawa, considerato una pietra miliare della storia del cinema mondiale e, come già ribadito, la maggiore opera del regista giapponese. Ambientato nel Giappone del XVI secolo, ha per protagonista un gruppo di sette contadini in guerra contro dei briganti che prendono d’assalto e saccheggiano il loro villaggio ad intervalli regolari. Per difenderlo si trasformano in samurai senza timore, pronti a tutto pur di proteggerlo dalle incursioni.

Trailer de “I magnifici sette”, (1960) di John Sturges, fonte HOME CINEMA TRAILER

Pochi anni dopo, nel 1960, John Sturges propone una sua rilettura in chiave western della storia di Kurosawa. Il suo film “I magnifici sette” celebra l’opera del regista giapponese, anche grazie al contributo di un eccezionale Steve McQueen, ma al tempo stesso ne prende le distanze inserendo elementi inediti. Primo fra tutti l’ambientazione, che cambia radicalmente.

Con Sturges abbandoniamo il Giappone e ci spostiamo negli Stati Uniti del 1880, lungo la frontiera tra Messico e States. Entro un quadro di brulle distese del villaggio messicano di Ixcatlan, si muovono i protagonisti, che da tradizionali samurai diventano impavidi pistoleri. Il cambio di stile e location coincide con il successo che il cinema western riscuoteva in quegli anni presso il grande pubblico. Stivali ai piedi e pistole nelle fondine, le gesta eroiche dei magnifici sette di Sturges, verranno riprese anche nell’ultimo remake di Fuqua, datato 2016.

Arianna Panieri

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