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Iannone: Aprilia ha già pronto il sostituto

Iannone in forse per i prossimi test di Febbraio che si terranno a Sepang. Aprilia ha già provveduto a contattare un eventuale sostituto.

Iannone – Dopo il recente scandalo doping, il noto pilota italiano Andrea Iannone, con molta probabilità verrà sostituito nei prossimi test che si terranno a Sepang nel periodo di Febbraio. La FIM, lo ricordiamo, ha deciso provvisoriamente di sospendere il pilota abruzzese per sospetto doping, almeno finché non verranno resi noti gli esiti delle controanalisi previsti per il 7 Gennaio.

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Iannone in sella alla sua Aprilia durante gli ultimi test di Jerez – Photo Credit: Gresini Racing Official Site

Iannone – L’eventuale sostituto

Aprilia ha deciso di tutelarsi e proseguirà lo sviluppo del nuovo prototipo anche senza il contributo di Iannone. La casa di Noale ha deciso infatti di contattare una sua vecchia conoscenza, il noto pilota della Repubblica Ceca Karel Abraham. A confermare la voce è stato lo stesso Karel che ha dichiarato:

“Ho ricevuto una chiamata dall’Aprilia. Mi hanno sorpreso al telefono mentre ero in vacanza e mi hanno chiesto se avessi tempo”.

Il pilota di Brno, che aveva annunciato il suo ritiro dopo la gara di Valencia, era intenzionato a gareggiare ancora un altro anno in MotoGP in sella alla Ducati del team Avintia, ma i dirigenti di Borgo Panigale hanno preferito scommettere sul più esperto Johann Zarco per il campionato 2020 lasciando Abraham “appiedato”.

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Karel Abraham nel box Avintia – Photo Credit: Karel Abraham Official Facebook Page

Ma perchè la scelta è ricaduta proprio su Karel? Se Andrea Iannone verrà squalificato dall’intero motomondiale, l’Aprilia necessiterà di un pilota che possa correre per il team a “tempo pieno”. C’è da ricordare infatti che la casa italiana ha anche un contratto con il britannico Bradley Smith; contratto che lo qualificherebbe come collaudatore ed eventuale “wild card”. Nonostante l’accordo però, il numero 38 sarebbe impossibilitato ad impegnarsi al 100% con il team. Il pilota infatti corre anche con il Petronas team della MotoE, per cui non sarebbe disponibile per tutti i GP del calendario 2020. Anche se fosse intenzionato a farlo, il regolamento glielo impedirebbe in quanto “un pilota non può partecipare a due o più GP nello stesso evento”, e dato che alcune gare si sovrapporrebbero, il britannico sarà impossibilitato a tener fede al contratto firmato.

Iannone – Le accuse di doping

Come già annunciato dallo stesso Andrea, la FIM ha deciso di sospendere il pilota ufficiale Aprilia da tutte le competizioni e attività sportive della federazione. Le accuse parlano di sospetto doping da riferirsi al gran premio di Sepang svoltosi il 3 Novembre scorso. Le analisi hanno riscontrato nelle urine del pilota, la presenza di uno steroide anabolizzante androgeno, il Drostanolone. Questo tipo di steroide è molto diffuso tra i bodybuilders, in quanto permetterebbe all’atleta di aumentare temporaneamente la propria forza.

Le parole del Dottor Fabbri

A spiegare meglio di cosa si tratta e le probabili dinamiche della contaminazione è stato il celebre Dottor Fabbri, ex nutrizionista di Jorge Lorenzo, Michele Pirro e di altri volti noti della MotoGP:

“Il Drostanolone è un anabolizzante un po’ datato, un farmaco che era utilizzato da categorie sportive ben diverse, tendenzialmente bodybuilders”.

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Il Dottor Iader Fabbri su Andrea Iannone – Photo Credit: Iader Fabbri official Website

“Certamente gli effetti degli steroidi anabolizzanti servono per aumentare la forza di un atleta. Anni fa erano utilizzati dai bodybuilders, casi di doping sono stati riscontrati su atleti di potenza. Il motociclista è un atleta che ha un’attività a componente mista. In realtà ha una caratteristica di forza, soprattutto nelle staccate, ma ha anche una frequenza cardiaca talmente elevata che di base è aerobica. Intervalla momenti di carattere anaerobico, dove è presente la forza, a momenti di carattere aerobico dove è presente la forza resistente, che è una cosa ben diversa”.

Commenta poi così la probabile contaminazione di Iannone:

“La contaminazione alimentare in quei Paesi (Thailandia, Giappone, Malesia, ndr) è possibile e non è poi così rara. In Italia siamo ben tutelati per quanto riguarda sia gli integratori che le carni. All’estero la legislazione è diversa, quindi è possibile acquistare integratori all’estero, in America o altro, che possano contenere tracce di sostanze dopanti. Le Federazioni decidono a priori quali sono gli integratori che si possono utilizzare dopo che sono stati analizzati. Non è molto prudente usare quindi integratori non certificati quando si è atleti d’élite come Andrea Iannone. Detto ciò, la carne è un possibile contaminante, ma poi dipende se sono stati fatti altri controlli anche ad altri atleti nelle stesse condizioni“.

Andrea Iannone avrà i risultati delle controanalisi del secondo campione di urine il 7 Gennaio, dopodiché la FIM deciderà se sospendere o no il pilota italiano dal motomondiale 2020.

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Andrea Perfetti

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