Il francese, nonostante qualche perplessità, ha raggiunto un accordo con Avintia e correrà ancora in MotoGP nel 2020. A cedergli il posto sarà Karel Abraham, licenziato via mail dal suo ormai ex team.
Zarco in Ducati Avintia – Appena sceso dalla Honda del team LCR e con il posto in HRC ufficiale soffiatogli da Alex Marquez, Zarco non ha quindi partecipando ai test di fine stagione. Nel mentre, il pilota francese ha raggiunto un accordo con Ducati Avintia per correre nella loro struttura nel 2020. Per lui ci sarà a disposizione una Ducati GP19 con aggiornamenti e un pieno sostegno da parte della casa madre. Un cambio di idee netto quello del francese. Nel post gara di Valencia, infatti, aveva descritto il team Avintia come poco competitivo, usando parole sgradevoli e di poco rispetto nei confronti di chi in quel team ci lavora. Da questo fatto, si teorizzava che il suo futuro fosse destinato ad un ritorno in Moto2 con il team Marc VDS (il quale ha invece annunciato Sam Lowes e Augusto Fernàndez).
Zarco in Ducati Avintia – Il perchè di questa decisione
Sembra che nel cambio di rotta del numero 5 abbia influito il nuovo accordo stretto tra la Ducati e il team Avintia. Con questo, il team spagnolo è diventato a tutti gli effetti un team satellite di Ducati, supportato a pieno con tecnici provenienti direttamente da Borgo Panigale. Per capirci, in linea di massima come avviene per il team Pramac.
Indiscutibile poi l’interesse che sia Dall’Igna che Ciabatti hanno mostrato nei confronti di un due volte campione del mondo come Zarco. Dunque, dopo aver sposato e poi abbandonato il progetto KTM, con la serie possibilità di retrocedere in Moto2, il francese riuscirà a correre in top class anche nella prossima stagione. Solo il tempo ci dirà se diventerà una pedina importante per Ducati. Ora non resta che attendere le sue prime impressioni in sella alla moto italiana dopo i test di Febbraio a Sepang.
Zarco in Ducati Avintia – Licenziato Karel Abraham
Per fare posto al francese, il team Avintia ha licenziato via mail il pilota ceco Abraham, giustificandosi con “inadempienza contrattuale” da parte del numero 17. Le modalità con cui è stata gestita la vicenda lasciano molto a desiderare. Nessuno si merita questo trattamento, qualunque sia il suo valore. I piloti, per quello che compiono in pista, dovrebbero essere sempre trattati con il massimo rispetto. E questa volta non se ne è vista nemmeno l’ombra. Visibilmente irritato, il pilota ceco si è espresso così a riguardo:
“Ho ricevuto una e-mail dall’avvocato spagnolo di Avintia. L’hanno inviata in spagnolo ed è stato fastidioso, perché di solito comunicavamo in inglese. Il prossimo anno non sarò in MotoGP e non capisco perché. Abbiamo un contratto e siamo sicuri al 100% di non averlo violato. Affronteremo la situazione, ma è chiaro che non continuerò a correre. Nessuno vorrebbe farlo in una squadra che ti tratta così. Mi dispiace perché stavo bene e adoro la MotoGP. Non cercherò altro, quindi questo determina la fine della mia carriera.”
Le sue parole diventano poi più dure:
“Sapevo di non potermi fidare delle persone in MotoGP. Per me il manager di Avintia, Ruben Xaus, è morto. È una grossa presa in giro. Queste cose vanno risolte durante la stagione. Avrebbe almeno potuto trattarmi meglio, dicendomi le cose in faccia.”
Spunta l’ipotesi SBK con il team Barni
L’ipotesi di un ritiro definitivo, però, si è affievolita negli ultimi giorni. Non è da escludere che il team Barni (team clienti Ducati in SBK) possa offrire al ceco una Panigale V4 al fianco di Leon Camier. Vedremo se Ducati riuscirà a convincere Karel e se dopo tutte queste vicissitudini il pilota della Repubblica Ceca avrà voglia di rimettersi in gioco.
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