Iga Swiatek è stata senza dubbio la tennista rivelazione del 2020. E sua, inoltre, è stata la grande impresa dell’anno. La tennista polacca, vincendo il Roland Garros, ha ottenuto uno dei successi meno attesi dello sport in generale nei tempi recenti. A soli 19, e senza avere alle spalle risultati tali da suonare come avvisaglie, Iga Swiatek è riuscita ad essere al contempo la prima tennista polacca a vincere un torneo del grande slam e la prima nata dopo il 2000 a riuscire in questo obiettivo

Il percorso di Iga Swiatek nel professionismo

L’appuntamento con la storia per Iga Swiatek è avvenuto al termine di un percorso non solo sportivo ma anche profondamente umano. La ragazza di Varsavia ha iniziato la propria carriera, come tutti, passando attraverso le forche caudine del circuito Itf e dei Challenger. Niente di insolito per una giocatrice alle prime armi. Appena due anni fa ha vinto Wimbledon nella categoria juniores ma nepure questo poteva lasciar presupporre quello che sarebbe avvenuto a Parigi nel settembre 2020. Tanti campioncini di categoria sono spariti dopo il salto tra i professionisti.

Il 2019 è la stagione in cui le si aprono i sipari dei palcoscenici più importanti. Vince la sua prima partita in uno slam, a Melbourne contro Ana Bogdan, e raggiunge la sua prima finale Wta al torneo di Lugano. Perde contro la connazionale Polona Hercog ma, a soli 17 anni, inizia a lasciare intravedere barlumi delle sue migliori qualità. Parigi è, tuttavia, la città del suo destino. E’ sulla terra rossa francese, infatti che è andato in scena il primo atto della sfida con Simona Halep che caratterizza questo inizio di carriera. In quella circostanza la romena liquida l’avversaria in 45 minuti concedendole un solo gioco. Ma sono gli ottavi di finale, un traguardo assolutamente prestigioso considerando l’età

La grande impresa del Roland Garros e l’ingresso in top20

Iga Swiatek, vincitrice del Roland Garros 2020, https://www.facebook.com/swiatekiga/photos/a.1386045348390571/2337981979863565
Iga Swiatek, vincitrice del Roland Garros 2020, https://www.facebook.com/swiatekiga/photos/a.1386045348390571/2337981979863565

Il secondo atto è storia recente e celebre. Il tassello più prezioso del mosaico che ha rappresentato la vittoria al Roland Garros. Nell’eccezionale edizione settembrina del Major Iga Swiatek si vendica letteralmente della scoppola dell’anno precedente. Simona Halep viene annichilita con un perentorio 6-1; 6-2. Il mondo intero si accorge di lei. In realtà Swiatek un piccolo capolavoro lo aveva già costruito al primo turno battendo Marketa Vondrousova, finalista a sorpresa della precedente edizione. In tutto il torneo la diciannovenne ha lasciato sul campo appena 28 game. Per trovare un risultato del genere bisogna tornare ai tempi di Steffi Graf che nel 1988 ne perse 20. A corollario del successo è arrivato il best ranking e il conseguente ingresso in top 2, precisamente numero 17

Il cammino di Iga Swiatek è stato, come dicevamo, un percorso di crescita progressiva. Da un punto di vista tecnico la polacca non ha ancora mai rubato l’occhio per potenza ed aggressività. Sembra, invece, una che aspetta al varco come il celebre cinese sul fiume. E’ completa nei colpi, poco fallosa e sa adattarsi all’avversaria salvo stupirla con giocate inattese al momento giusto. Poi sa fare un po’ tutto e questo comporta che quando le va, entra e aggredisce la rivale dal primo scambio. Lo abbiamo visto, in verità, principalmetne nel citato match contro Halep, ma significa che è un tennis che ha nelle corde

Iga Swiatek e il suo angelo custode

Naturalmente Iga non sempre ha l’esperienza giusta per tenere questo tipo di atteggiamento. Ha subito anche scivoloni pesanti. Ed è qui che è intervenuta Daria Abramowicz, angelo custode della tennista. Si tratta di una psicologa che ha preso la mente della giovane giocatrice e vi ha costruito intorno una fortificazione capace di proteggerla. A detta della stessa Swiatek, l’incontro con la specialista è stato determinante per farle capire come stare in campo. una vera e propria epifania capace di cambiare completamente il suo futuro. Il presupposto è che la tecnica di gioco è comune ad ogni atleta che si presenta a certi livelli. La differenza allora la farà l’approccio mentale. Swiatek ha introiettato il concetto, lo ha fatto suo, ha iniziato a giocare più ragionato e meno di istinto. Ha iniziato a vincere

D’altra parte se così non fosse stato forse ora parleremo di un’ex tennista, di un talento sprecato, di una di quelle storie in cui i sogni non si avverano. Perchè Iga Swiatek non è solo una tennista solida ma anche ua ragazza estremamente determinata. Il tennis è stata una delle opzioni, non l’unica della sua vita. Se non avesse ottenuto risultati apprezzabili nel giro di un paio di anni, parole sue, avrebbe abbandonato l’attività agonistica. Si sarebbe concentrata sugli studi e magari si sarebbe tolta delle soddisfazioni. Il destino ha raccontato, però, un’altra storia con un finale tutto ancora da scrivere e tanti successi da collezionare

Danilo Comparelli