Il 25 giugno 1903 è nato in India Eric Arthur Blair, che in seguito si sarebbe fatto conoscere nel mondo come George Orwell, famoso per aver scritto il romanzo 1984.

La storia è le opere di George Orwell

George Orwell photo credits wikipedia
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George Orwell ha iniziato a firmare i suoi romanzi e i suoi numerosi saggi in questo modo soltanto a partire dal 1933, dopo aver pubblicato “Senza un soldo a Parigi e Londra”. La scelta del suo nome da scrittore è dovuto ad un aneddoto particolare. Nel 1929 il giovane Eric si trasferisce a Southwold, un piccolo paese della contea del Suffolk, dove ha risieduto per tre anni. È proprio in questa contea che scorre il fiume Orwell. Pare che il nome di questo fiume sia piaciuto talmente allo scrittore da adottarlo definitivamente come suo cognome. Per quanto riguarda il nome, la scelta è dovuta ad un suo zio materno.

Nonostante sia nato in India, George ha frequentato l’Eton College in Inghilterra dal 1917 al 1921. Ben presto è diventato uno scrittore molto attento alle dinamiche del suo paese. È proprio in questo periodo che si sta delineando in Europa e nel mondo lo scenario della Seconda Guerra mondiale. Infatti nel 1945 ha scritto un saggio intitolato “You and the atomic bomb”, pubblicato sul quotidiano inglese “Tribune”. In questo saggio Orwell sviscera il pericolo dell’utilizzo indiscriminato di ordigni e di armi nucleari durante il periodo bellicoso che si sta formando in Europa.

Le vicende biografiche dell’autore

È proprio in questo saggio che compare per la prima volta l’espressione “Guerra fredda”, utilizzata per la prima volta da Orwell. In realtà questa espressione è stata poi diffusa ufficialmente a livello mondiale dal giornalista americano Walter Lippmann. Nel momento in cui è scoppiata la Guerra Civile Spagnola, George Orwell si è arruolato come volontario tra i militanti del Partito Operaio di Unificazione marxista. Prima di questa esperienza, il giovane scrittore ha invece vissuto un’esperienza altrettanto dura tra povertà e miseria a Parigi. Inoltre in questo periodo che ha scritto il suo saggio “Senza un soldo a Parigi e Londra“. Si è trattato in realtà di un sorta di esperimento sociale fatto dallo scrittore per testare le condizioni di vita delle classi più povere.

Per questo motivo lo scrittore inglese ha deciso di mischiarsi tra i più poveri che vivono ai margini della società, facendo lavori umilissimi per sopravvivere. Dello stesso avviso è un altro saggio di Orwell intitolato “La strada di Wigan Pier”, che si basa sulla denuncia delle condizioni di vita della classe operaia del tempo. Orwell cambia diversi lavori durante la sua vita, da maestro elementare fino a commesso in una libreria. Finalmente riesce ad affermarsi come giornalista e scrittore di saggistica. Nello stesso tempo George Orwell riesce a insediarsi nell’ambiente intellettuale della capitale francese con il suo nuovo nome.

Le opere di Orwell

Tra il 1945 e il 1948 Orwell pubblica le due opere per cui viene maggiormente conosciuto “La fattoria degli animali” e “1984”. La prima, pubblicata nel 1945, ha le sembianze di una favola pedagogica, in cui vengono raccontati problemi complessi e gli eventi della rivoluzione russa. Per farlo Orwell decide di utilizzare la rappresentazione allegorica degli animali di una fattoria che si ribellano contro il proprio padrone. Il concetto di libertà contro i meccanismi di oppressione e controllo viene ripreso anche nel romanzo 1984 ambientato in un ipotetico futuro, in cui tre grandi superpotenze si sono divise il mondo, continuando una guerra tra loro, con l’unico scopo di mantenere il controllo delle masse. La causa di morte di George Orwell è stata la tubercolosi, contratta a soli 47 anni, il 21 gennaio 1959.

Orwell ha cercato di combattere fino alla fine questa malattia, trasferendosi in Marocco, e soggiornando a Marrakech. In questo posto ha trovato l’ispirazione per scrivere uno dei suoi romanzi meno conosciuti intitolato “Una boccata d’aria“, terminato nel 1939. Le opere di Orwell sono diventate famose sopratutto in seguito alla sua morte. I suoi più celebri romanzi sono diventati l’oggetto di produzioni cinematografiche di enorme successo. Tra questi il film d’animazione ispirato alla “Fattoria degli animali” del 1954. Si tratta del primo lungometraggio d’animazione inglese, distribuito poi in gran parte del mondo. Il più celebre romanzo di Orwell, 1984, è diventato un film con la regia di Michael Radford, che ha seguito pedissequamente la trama del libro. Un’opera minore di George Orwell intitolata “Brazil” è diventata anch’essa una produzione cinematografica del regista Terry Gilliam.

Sonia Faseli

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