Il 6 luglio 1907 è nata la pittrice messicana Frida Khalo, che attraverso le sue opere ha cercato di esorcizzare le sofferenze della sua vita.
La storia di Frida Khalo
Frida Khalo è nata il 6 luglio 1907. Il suo nome completo è Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón. Fin da piccola Frida ha sempre avuto un’indole idealista e ribelle. All’età di soli tredici anni ha iniziato a militare nella Gioventù comunista, mentre dalla scuola superiore sostiene attivamente le idee socialiste- nazionaliste. L’infanzia spensierata di Frida viene interrotta bruscamente nel 1925 in seguito ad un evento traumatico. Mentre sta tornando da scuola in autobus, Frida viene coinvolta in un grave incidente, in a seguito al quale riporta ferite alla schiena, alle gambe e alle spalle. Durante il suo doloroso periodo di convalescenza Frida comincia a dipingere, trasferendo sulla tela la sua grande sofferenza.
La passione per gli autoritratti di Frida
È proprio in questo periodo che Frida realizza il primo di una lunga serie di autoritratti. La stessa Frida disse:
“Dipingo autoritratti perché sono la persona che conosco meglio”.
Nel 1929 Frida sposa il pittore Diego Rivera, che aveva incontrato sette anni prima. Il rapporto con il marito le causa più sofferenza che gioia, proprio a causa dei continui tradimenti del marito. Il suo tormentato matrimonio si rileva dalle sue stesse parole:
“Ho subito due gravi incidenti nella mia vita… il primo è stato quando un tram mi ha travolto e il secondo è stato Diego Rivera”.
Lo stile di Frida Khalo
Mentre la vita privata di Frida sembra darle solo dolori e sofferenze, dall’altra parte la sua carriera artistica sembra procedere velocemente. Le sue opere seguono un percorso originale e indipendente sia dal moralismo messicano, sia dal surrealismo. Anche se riprendono alcuni aspetti di queste correnti artistiche, tra i quali i colori forti e accesi e i riferimenti a immagini oniriche. Ciò che accomuna tutte le opere di Frida è uno stato di sofferenza fisica e mentale.
Le opere di Frida
Nella sua opera Ospedale Henry Ford (il letto volante) del 1932, Frida è adagiata su un letto di ospedale, coperta di macchie di sangue. Questo autoritratto è ispirato ad un evento drammatico successo direttamente a Frida, che aveva subito un aborto spontaneo. Un’altra opera legata alla vita della pittrice messicana è Qualche colpo di pugnale (1935), ispirata ad una notizia di cronaca che aveva sconvolto personalmente Frida. In un articolo di giornale si raccontava che un uomo si era introdotto nella camera della moglie, e l’aveva uccisa con numerose coltellate per motivi d gelosia. Durante il processo l’uomo aveva dichiarato “era solo qualche colpo di pugnale”. Durante questo periodo Frida aveva scoperto che il marito l’aveva tradita con la sorella minore. Nel dipinto si intravede il corpo della donna devastato dalle coltellate, seminudo e con il volto di Frida, mentre l’uomo vicino al cadavere presenta alcuni tratti somatici di Diego Rivera. Un’altra opera che rappresenta il rapporto tormentato con il marito è Autoritratto con collane di spine (1940), dove Frida si raffigura in maniera frontale, in una posa quasi sacrale che ricorda alcune opere medioevali come quelle di Piero della Francesca. Infatti nel dipinto Frida si rappresenta come una martire che ha sul collo una specie di corona di spine. Proprio in quel periodo Frida aveva appena divorziato dal marito. E questo quadro è proprio l’auto rappresentazione di una donna ferita ed offesa.
Sonia Faseli
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