Eugenio Bennato, noto cantautore e musicista napoletano, nasce a Napoli il 16 marzo 1948, oggi compie 75 anni. In occasione del suo compleanno passiamo in rassegna la sua carriera, sottolineando il suo forte impegno nel promuovere e diffondere la tradizione partenopea e campana insieme ai membri de La Nuova Compagnia di Canto Popolare. Successivamente fonda il movimento Taranta Power con lo scopo di far conoscere al mondo il noto ballo popolare, tipico del sud, attraverso il potente strumento della musica.

I primi passi di Eugenio Bennato: La Nuova Compagnia di Canto Popolare e le colonne sonore

Eugenio Bennato Ph Credits https://www.folkclub.it/it/concerti/9/eugenio-bennato/
Eugenio Bennato Ph Credits Folkclub

Eugenio Bennato, figlio di Adele Zito e Carlo Bennato, nasce a Napoli. È il fratello del noto cantautore e polistrumentista Edoardo Bennato. Si laurea in Fisica con una tesi sulle alte energie. Nel 1967 fonda insieme a Carlo D’Angiò, Roberto De Simone e Giovanni Mauriello il gruppo musicale la Nuova Compagnia di Canto Popolare (NCCP). A costoro si aggiungono in seguito anche Peppe Barra, Patrizio Trampetti, Patrizia Schettino, Fausta Vetere, Nunzio Areni e Corrado Sfogli. Lo scopo principale del gruppo è quello di riportare in auge i repertori della tradizione partenopea e campana nel loro stile originale.

Nel 1976 fonda sempre in collaborazione con Carlo D’Angiò il gruppo musicale Musicanova. Eugenio Bennato compone varie colonne sonore per teatro, cinema e balletto classico, come quello per lo sceneggiato televisivo L’eredità della priora nel 1980, Domani si balla e Don Chisciotte-frammenti di un discorso teatrale nel 1982. Con la colonna sonora per La stanza dello scirocco vince nel 1999 il Nastro d’argento nella categoria miglior colonna sonora. Nel 2003 realizza insieme a suo fratello Edoardo anche la colonna sonora per il cartone animato Totò sapore e la magica storia della pizza. Infine nel 2006 si occupa delle musiche del film Il padre delle spose.

I successi di Eugenio Bennato e la nascita del movimento Taranta Power

Nel 1986 Eugenio Bennato riscontra un grande successo commerciale prima con il singolo Sole Sole e poi nel 1989 con il brano Le città di mare cantata con il fratello Edoardo Bennato. Eugenio decide nel 1990 di partecipare al Festival di Sanremo insieme a Tony Esposito con la canzone Novecento aufwiedersehen. Subito dopo si dedica alla sperimentazione e alla ricerca nell’ambito della musica popolare del sud, mettendo da parte per un periodo le ribalte nazionalpopolari. Nel 1998 fonda il movimento Taranta Power, in cui chiama a raccolta i grandi maestri della musica etnica delle varie regioni del meridione.

L’obiettivo cardine di questo movimento nascente è soprattutto quello di promuovere e diffondere la Taranta, una danza popolare, attraverso cinema, musica e teatro. Successivamente al grande esordio nella piazza centrale di Lecce, dove fanno la loro prima apparizione insieme I cantori di Carpino, Matteo Salvatore, Antonio Infantino, i gruppi salentini Alla Bua e Aramirè, il gruppo calabrese Phaleg, i solisti della Tarantella di Montemarano, viene organizzato un tour che si rivolge al pubblico alternativo dei centri sociali del nord: il Flog di Firenze, il Leoncavallo di Milano, il Pedro di Padova, il Livello 57 di Bologna Il Faro a Roma.

Il movimento riscontra subito l’approvazione di decine di migliaia di giovani. Per la prima volta nella storia i grandi maestri custodi dello stile popolare si riuniscono in una sala discografica professionale e realizzano 2 LP: Lezioni di tarantella e La tarantella del Gargano. Nel 1999 Eugenio Bennato pubblica il disco omonimo Taranta Power, all’interno del quale ci sono le canzoni scritte da Eugenio sul ritmo di taranta rispettoso dello stile popolare. Nello stesso anno fa un tour internazionale nelle principali città dell’Europa dell’Est.

L’affermazione della Taranta

Eugenio Bennato tra il 2000 e il 2001 parte per 2 tour: uno in giro per l’Italia e l’altro all’estero. Il 2000 è un anno importante in quanto Bennato insieme a Silvia Coarelli e a Maristella Martella fonda la Scuola di Tarantella e danze popolari del Mediterraneo. Essa è la prima un tutta Italia, che nasce con l’obiettivo di recuperare, studiare e divulgare i balli popolari del sud. È così la taranta da questo istante smette di essere considerata come un oggetto da nascondere e inizia ad essere esibita come un ballo etnico in Italia e all’estero. Bennato giunge anche nei grandi festival internazionali della World Music di Peter Gabriel, che invita Taranta Power alle numerose edizioni.

Bennato con la sua band fa concerti in tutto il mondo e in questo stesso periodo assume da fondatore la direzione artistica del Carpino folk Festival in Puglia, e del festival Tarantella Power in Calabria. Nel 2002 pubblica il disco Che il Mediterraneo sia. Nel singolo omonimo riecheggia sul ritmo di taranta il suono della voce della lingua araba di artisti extracomunitari, scelti da Bennato, che vivono sparsi per l’Italia. RaiUno per il suo programma Shukran, dedicato ai nuovi migranti, e per LineaBlu ha scelto come sigla la sua canzone Che il Mediterraneo.

La musica continua

Nel 2006 Eugenio Bennato tiene un corso di Etnomusicologia presso L’Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. L’anno dopo pubblica il disco Sponda sud, costituito esclusivamente da singoli inediti. Eugenio scrive e registra il brano che dà il titolo all’album ad Addis Abeba, con la partecipazione di un coro di voci bianche composto dai bambini di una scuola elementare della capitale. Nel 2008 torna di nuovo al Festival di Sanremo con la canzone Grande Sud insieme alla spettacolare voce di Pietra Montecorvino, posizionandosi al decimo posto in classifica.

Nel 2011, in occasione del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, scrive 10 ballate raggruppate nel disco Questione meridionale. Poco dopo Bennato compone una Suite per orchestra e voci popolari cantata dall’orchestra e coro del Teatro San Carlo diretta da Julian Kovatchev. Il San Carlo, successivamente, gli commissiona anche la composizione dell’opera L’amore muove la luna, rappresentata nel medesimo teatro.

Gli ultimi tempi

Nel 2017 pubblica il suo ultimo album Da che sud è Sud. Bennato parte per un tour teatrale in Italia e nelle principali capitali Nordafricane. Qui in Africa assume il ruolo di portavoce della pace e del rispetto delle diversità. Nello stesso anno scrive Qualcuno sulla terra – canzoni inedite sulla natività, un corale a sei voci e con la partecipazione di Pietra Montecorvino e delle Voci del Sud, rappresentato in varie chiese in occasioni delle festività religiose. Nel 2018 per la giornata dedicata ai diritti umani Bennato viene invitato a suonare dal Parlamento Europeo a Bruxelles. Nel dicembre 2018 per celebrare i vent’anni di Taranta Power Eugenio Bennato tiene un concerto a piazza del Plebiscito a Napoli affiancato dai grandi maestri della Taranta e da Arisa, Dolcenera e Pietra Montecorvino.

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Elisa Adamo