Lo dice il nome: castano Botticelli si ispira alla splendida venere del pittore del Rinascimento fiorentino. Si tratta di una sfumatura calda e che riflette perfettamente la luce del sole. Per realizzarla ci sono alcuni trucchi, come rivelato da chi ha coniato questa nota di castano Jacob Schwartz.
Castano Botticelli, il colore perfetto per la primvaera
L’idea è quella di riprendere i colori del celebre quadro esposto agli Uffizi, dove la nascita di Venere dalle acque dell’isola di Cipro incanta non solo gli appassionati di arte, ma anche i cultori della bellezza. Infatti, le morbide onde che cadono lungo le spalle di Venere hanno conquistato anche gli hair stylist. In particolare, quella sfumatura calda ma non troppo dorata, una via di mezzo tra castano e biondo, perfetto per riflettere i primi raggi di sole della primavera (per restare in tema…).
Per poterlo realizzare si deve partire da una gradazione che è un mix tra castano e biondo scuro. E non solo: è anche caratterizzata da riflessi ramati, una sfumatura di “bronde” perfetta per chi come base ha i capelli scuri, così da illuminare il volto. Ma si tratta comunque di un colore versatile che si adatta perfettamente a ogni tipo di carnagione, in modo tale da calibrare perfettamente luci e ombre.
Come si realizza?
Segnatevi queste tips così da essere super precise su cosa chiedere al parrucchiere: il segreto sta nel balayage. Che non deve eliminare completamente il contrasto, dare un effetto di schiaritura naturale per evitare l’effetto méches anni Novanta. E non solo: le ciocche più vicine al volto devono essere di una o due tonalità più chiare rispetto al colore naturale, così da enfatizzare sfumature calde o fredde, in base all’incarnato.
Ed è stato proprio il colorista delle star Jacob Schwartz a spiegare al magazine Byrdie come è nata questa tendenza. A colpirlo infatti è stato l’utilizzo di Botticelli di veri fili dorati per rendere più vibranti e luccicanti i capelli delle sue muse. E ha deciso dunque di volere così ricreare esattamente questo effetto scintillante, lavorando ciocche sottilissime. Ecco perché si può adattare a diverse basi e incarnati: grazie ai contrasti si può dunque realizzare un colore tridimensionale, degno di un’opera d’arte.
Marianna Soru
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