Il Coronavirus sarà endemico nella specie umana: possibili nuove ondate

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Di Arianna

Il pericolo di una nuova pandemia da Coronavirus potrebbe essere sempre alle porte: questo quello che viene fuori dal Rapporto degli scienziati del Global Health Summit Scientific Expert Panel, co presieduto da Peter Piot, ‘special adviser’ della presidente Von der Leyen, a quanto riporta Today, e dal presidente dell’Iss Silvio Brusaferro. Cosa potrà succedere?

Coronavirus: finchè tutti i Paesi non saranno al sicuro nessuno lo sarà

Pandemia da Coronavirus sempre in agguato? Lo svelerebbe lo studio di Peter Piot che il Coronavirus resterà endemico nella specie umana e nessun Paese sarà al sicuro fino a quando tutti i Paesi non lo saranno. Queste le conclusioni degli scienziati: “a causa della diminuzione dell’immunità naturale, della copertura globale insufficiente dei vaccini e/o dell’emergere di nuove varianti non controllate dai vaccini attuali”. Secondo gli scienziati infatti, un virus aviario potrebbe portare nuovamente ad una nuova pandemia. Ma cosa significa endemico? Secondo l’Iss: “Una malattia si considera endemica quando l’agente responsabile è stabilmente presente e circola nella popolazione, manifestandosi con un numero di casi più o meno elevato ma uniformemente distribuito nel tempo”.

Coronavirus: pericolo dell’influenza aviaria H5N8?

Il pericolo è stato rivelato da una ricerca pubblicata su Science da due ricercatori cinesi, Weifeng Shi, Shandong First Medical University, Shandong Academy of Medical Sciences di Jinan, e George Fu Gao del Chinese Centre for Disease Control and Prevention di Pechino. Quesa ricerca porrebbe l’attenzione sul nuovo virus di origine animale ma che avrebbe già fatto il salto di specie, ossia l’aviaria. “Sta emergendo e si sta diffondendo a livello globale un virus dell’influenza aviaria l’H5N8, che ha causato nel 2020 epidemie mortali negli uccelli selvatici e di allevamento in tutta l’Eurasia e in Africa. Questo virus rappresenta una notevole preoccupazione per la salute pubblica” visto che i primi casi di infezione nell’uomo da H5N8 “sono stati segnalati per la prima volta lo scorso dicembre 2020”. Queste le parole dei due ricercatori.

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