Le polemiche dopo l’uscita del trailer del remake de Il Corvo, cult generazionale del 1994, non si placano. Dopo il bombardamento di dislike sul teaser caricato su YouTube e le critiche all’aspetto del nuovo corvo interpretato da Bill Skarsgård, ad aggiungere benzina sul fuoco ci pensa proprio Alex Proyas, regista dell’originale film con protagonista Brandon Lee. A quanto pare, il regista non è proprio fan dell’idea di fare un remake di una pellicola così iconica.Le riserve di Proyas, da come dice, non derivano da un senso di proprietà, ma dalla fedeltà alla star del film originale, Brandon Lee , che morì a causa di un malfunzionamento di una pistola durante la produzione.
“Non provo davvero alcuna gioia nel vedere la negatività sul lavoro di altri registi“, ha scritto Proyas in un post. “E sono certo che il cast e la troupe avessero davvero tutte le buone intenzioni, come tutti noi in qualsiasi film. Quindi mi dispiace dire altro su questo argomento, ma penso che la risposta dei fan la dice lunga. Il Corvo non è solo un film. Brandon Lee morì mentre lo realizzava, e fu finito come testimonianza del suo splendore perduto e della sua tragica perdita. È la sua eredità. Così dovrebbe rimanere”.
Il Corvo: Alex Proyas non è per niente contento del remake
Quando è stata rilasciata la prima immagine del film, Proyas ha pubblicato una valutazione meno generosa, riferendosi alla discutibile attaccatura dei capelli del personaggio principale di Skarsgård e scrivendo: “Eric Draven sta avendo una brutta giornata con i capelli. Al prossimo remake, grazie.”
Il remake di Il Corvo della Lionsgate vede protagonista Bill Skarsgård nel ruolo principale nella nuova interpretazione della graphic novel originale di James O’Barr. FKA Twigs interpreta la sua fidanzata. Il cast del film in uscita comprende anche Danny Huston, Isabella Wei, Laura Birn, Sami Bouajila e Jordan Bolger.Rupert Sanders dirige da una sceneggiatura di Zach Baylin e William Schneider. Edward R. Pressman, Samuel Hadida, Victor Hadida, John Jencks e Molly Hassell sono i produttori.
Alessandro Libianchi
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