L’idea fu ispirata leggendo un racconto di Edgar Allan Poe, dal titolo Lo scarabeo d’oro“. In cui William, protagonista e amico dell’autore, girando per i boschi trova un particolare scarabeo, color oro lucente. Uno schizzo della creatura animalesca esposto alla luce della fiamma del camino, rivelerà l’inaspettato.. In Italia il gioco che porterà lo stesso nome, arriva nel 1955, con una variante, creata dal giornalista Aldo Passetti. Il giornalista invece di passare ore liete con la sua fu citato in Tribunale, dai produttori americani di “Scrabble“.

Scarabeo striscia sul cinema e TV

Scarabeo 1955, foto scatola Editrice Giochi

Parole crociate e anagrammi in un gioco da tavolo. Si chiamava “Scrabble” e fu inventato nel 1938, da Alfred Mosher Butts. Un architetto americano, disoccupato. Che trae spunto, incuriosito dalla frequenza con cui apparivano le lettere sulla prima pagina del “New York Times”. Ma la versione italiana, per cui il suo ideatore fu accusato di violazione del diritto d’autore e poi prosciolto, prevede uno schema proprio, meno tecnico: si gioca su un tabellone di 17×17 caselle, e si dispone di otto lettere a testa. Il concetto è intersecare fra loro diverse parole di senso compiuto, le più lunghe possibili. Se nei cruciverba le parole sono precisate da definizioni, nello Scarabeo il giocatore deve invece formarle partendo dalle otto lettere che ha a disposizione, pescate da un sacchetto. Vince chi ottiene il punteggio più alto, una volta terminate le lettere contenute nel sacchetto.

Passetti cedette poi alla Editrice Giochi i diritti di Scarabeo. Quella scatola verde che era in origine l’involucro del gioco, fece il suo esordio in ben 120 Paesi, fu disponibile in 29 lingue, vendendo almeno 150 milioni di confezioni. Il marchio era di proprietà della Hasbro negli Usa e in Canada (il gioco era contenuto in una ‘red Box’, insieme a piastrelle di plastica & rack di legno, e regole scritte sul coperchio), mentre nel resto del mondo era Mattel. Dal cinema alla tv, si vede Scarabeo occupare numerosi tavoli. Tratto da “I Simpson” il seguente dialogo: — Giochiamo a Scarabeo? – Solo Dio può comporre le parole!
– Giusto, giusto… Yahtzee?
– I dadi sono le ossa di Satana!; presente anche nel film “Sabrina“, e in “Rosemary’s baby” addirittura la protagonista risolve un anagramma satanico, poi in “The Handmaid’s“, “Creature del cielo“, e in “Black Hawk Down“. Sono tante le partite raffigurate in scene di film, e le citazioni in letteratura e in musica: da Duke Ellington, a Sting che lo nomina nella sua ‘Seven Days‘.

Sul tavolo della Regina

La passione per lo Scrabble, è stata dichiarata da personaggi famosi: come lo scrittore Vladimir Nabokov, Nixon, Obama, Keanu Reeves, Mel Gibson, Sharon Stone e Madonna. La Regina d’Inghilterra, dopo cena si concedeva qualche svago, un po’ di tv o i cruciverba. E per rilassarsi, amava giocare a Scarabeo. Dopo quella che era una giornata intensa, passata a riguardare documenti. Alleggerita solo dai momenti dei due tè, con marmellata di arance, spremuta di pompelmo, toast, e la cena delle 19.30 in cui era servito agnello, roast beef, montone o salmone. Tra questi appuntamenti scanditi dalla puntualità dell’orologio, si consumavano partite regali di Scrabble.

Per vincere a Scarabeo occorrono una buona dose di fortuna nel pescare le lettere giuste, e un’ottima conoscenza dei vocaboli della lingua italiana. Con un po’ di ingegno e qualche trucco, si può prestare attenzione alle lettere che valgono più punti come la Z, la Q e la H, che piazzate subito in caselle speciali, raddoppiano o triplicano il loro valore o quello delle parole che formano. Vale poi la regola dell’osservare bene le mosse degli avversari, perché altrettanto efficace è lo sfruttamento di parole già composte da altri. E per lo stesso motivo, all’inizio è utile formare termini brevi, che in qualche modo non diano spunti e suggerimenti agli altri giocatori. Fra i tornei più prestigiosi e più importanti, vi è quello del “Tevere” giocato a Roma!

Federica De Candia Seguici su Google News