L’usato fa parte della quotidianità nel golf, scopriamo come si è evoluto questo mondo con Internet ed i social
Se state leggendo questo articolo tramite Facebook, noterete che accanto alle immancabili immagini di gattini spassosi o ai fantastici articoli di Metropolitan Magazine, abbondano gli annunci di vendita di materiale da golf usato e garantito. Si tratta di un fenomeno in costante crescita.
Il golf nei circoli da sempre vive dell’idea che non sia necessario avere materiali di ultima generazione per cominciare a giocare, ma anzi spesso dei bastoni leggermente datati, raccomandati ad esempio dal caddie master, potessero essere un ottimo compromesso per chi volesse cominciare a giocare senza svenarsi.
Come è possibile? Non è forse questo un gioco da ricchi snob?
Un po’ di storia
In parte, si tratta proprio di una reazione a questa falsa visione del golf. Con l’aumento dei giocatori al quale si è assistito negli anni ’90 e la conseguente crescita della domanda, il mercato del materiale tecnico si è spostato dai negozi storici e dai pro-shop dei circoli, verso internet.
I grandi negozi on-line erano per lo più stranieri (TGW.com, golfonline.com, tanto per fare due nomi) con qualche problema di tempi di consegna e sdoganamento.
A quel punto il flusso degli utenti si è spostato verso un canale considerato più alla portata di tutti: i social network e i grandi siti di vendita privata, e-bay in testa.
Il panorama del mercato odierno
Oggi il giro d’affari non è perfettamente definito, trattandosi per lo più di rapporti fra privati, ma si calcola che oltre il 40% del materiale utilizzato sui campi italiani, sia di seconda mano. Ferri, driver, putter, molto spesso anche le palline: tutto usato e garantito dal rapporto fra “amici” creato dal social network.
I vantaggi sono rilevanti: lo scambio avviene spesso di persona, chi ha comprato un set troppo difficile o troppo rigido può cercare di ammortizzare la perdita rivendendolo, inoltre ci si può togliere uno sfizio trattando. Un putter di grande marca o set di bastoni usati con una spesa che spesso è inferiore anche del 60% rispetto al costo “di cartellino”… e pace se anche il materiale in questione ha qualche segno di usura.
Conviene utilizzare bastoni usati?
Dal punto di vista puramente economico certamente! È assolutamente vero che bisognerebbe scegliere i bastoni più adatti al proprio gioco: ma spesso i golfisti trovano nel gusto estetico il feeling con i propri “attrezzi di lavoro”.
Ovviamente con una tale offerta, la possibilità di scelta è assicurata, ma con con l’abbondanza arriva anche la facilità di errore: il consiglio perciò è quello più ovvio.
Prima di concludere l’acquisto di bastoni usati (vale ovviamente anche per quelli nuovi) sarebbe bene sentire il proprio maestro: è la persona che aiuta a costruire uno swing e certamente la persona che sa quali ferri gli si adattano.
In più bisogna essere flessibili, sapere che la trattativa e la discussione sono alla base di queste transazioni e che purtroppo, qualche errore se non qualche fregatura, va messa in conto.
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