Il Governo garantisce per Carige

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Di Redazione Metropolitan

Il Governo salva Carige, il PD gongola, la “Banca Etruria dei 5Stelle”, ma loro non ci stanno. “Tutelati i piccoli risparmiatori, operazione molto diversa da quella del Governo Renzi”. Soldi pubblici per salvare le banche, al di la di chi lo fa, è giusto?

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I pareri sono discordanti, se alcuni economisti sostengono che salvare le cosiddette banche sistemiche sia doveroso per salvaguardare il sistema generale, altri si oppongono tirando in ballo il “fattore pedagogico”. Vorrebbe dire non sensibilizzare gli istituti bancari in merito al fattore rischio, facendo passare il messaggio che ci sarà sempre “mamma Roma” a salvare la banca che si è assunta troppi rischi non potendoselo permettere.

Durante il Consiglio dei Ministri convocato a sorpresa nella serata di Lunedì, il Governo ha pubblicato un comunicato. Lo Stato si farà garante sulle future obbligazioni di Carige e sulle eventuali richieste di liquidità rivolte alla Banca D’Italia. In poche parole significa che nel prossimo futuro, se Banca Carige chiederà prestiti ai mercati e non riuscirà a rimborsarli, interverrà lo Stato che si è fatto garante dell’Istituto genovese. Una misura già messa in atto per la crisi della Popolare di Vicenza e per Monte dei Maschi di Siena. Un decreto così di urgenza fa pensare che la situazione di Carige sia più grave di quello che è trapelato.

Lo scorso 2 Gennaio la Banca era stata commissariata dall’Istituto di Vigilanza Europeo, in seguito al fallito aumento di capitale. L’azionista di riferimento, oltre che Vicepresidente Vittorio Malacalza, si era infatti rifiutato di partecipare al suddetto aumento di capitale. La Cassa di Risparmio di Genova (Carige) valeva circa 6 miliardi di euro nel 2007, oggi si attesta sugli 80 milioni. I soldi per “salvare” l’istituto verranno presi dal “Decreto salvabanche” del Governo Gentiloni. Una misura che venne aspramente criticata dal Movimento Cinque Stelle. In virtù di questo si risveglia l’anima dell’opposizione ma, il quesito rimane.

Quanto giova al paese usare fondi pubblici per salvare le banche? C’è differenza tra una banca sistemica e i piccoli istituti bancari? E se si, in quale delle due categorie va inquadrata Carige?

Domande difficili a cui dare una risposta ma, che vanno poste in maniera seria, perché Carige non è la prima e non sarà l’ultima. E se è vero che non si possono “salvare” tutte le banche, è altrettanto vero che le colpe dei “top manager” non possono ricadere in modo eccessivo sui piccoli risparmiatori.

Federico Rago