Il 10 luglio del 1967 faceva la sua comparsa per la prima volta tra i fumetti Corto Maltese, l’iconico capitano creato dalla penna (e dal genio) di Hugo Pratt.
Corto Maltese, l’esotico e cinico marinaio di Hugo Pratt
Come raccontato dallo stesso autore, il personaggio ha un sapore esotico, dato dalle migliaia di onde solcate nel tempo, e al contempo elegantemente britannico, perché “nella tradizione narrativa anglosassone c’è più fiaba, più leggenda”. Ecco che nacque quindi un cinico e individualista capitano originario di Malta, figlio di una prostituta di Gibilterra e di un marinaio della Cornovaglia – come nelle migliori biografie di pirati e predoni dei sette mari che si rispettino.
La sua infatti si potrebbe definire come un’epopea piratesca, dotata anche di un codice etico e morale. Pratt ci insegna che dietro un apparente egoismo si nasconde uno spirito solidale, che lo spinge ad aiutare anche i personaggi con cui ha rapporti ostili. Non si dà quindi alle razzie e ruberie come i suoi antenati storici, ma è contraddistinto da una forte consapevolezza che lo spinge a porsi (e imporsi) dei limiti che vanno oltre i semplici istinti.
Il primo fumetto in cui Corto Maltese fa la sua comparsa è Una ballata del mare salato, sulla rivista Sgt. Kirk; grazie allo stile di Pratt, ricco di consistenza letteraria e approfondimento psicologico dei suoi personaggi, si inizia a parlare per la prima volta di graphic novel.
Chiara Cozzi
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