Il giorno «meraviglioso» di Paola Turci e Francesca Pascale è iniziato in silenzio ed è finito tra applausi e commozione. Turci, 57 anni, e Pascale, 37 anni, si sono dette «sì» a Montalcino, in provincia di Siena.

Fino a pochi giorni fa la notizia della loro unione civile non era mai trapelata. Le due spose sono riuscite a mantenere il massimo riserbo (quasi) fino all’ultimo. Anche i montalcinesi sono stati colti di sorpresa. Nessuna misura di sicurezza speciale. In paese il pensiero è più al Palio di Siena che all’unione civile dell’anno. La seconda, dopo Eva Grimaldi e Imma Battaglia, tra due donne note. Un evento significativo per i diritti civili, sigillato proprio nel giorno della parata del Pride. La mattinata, calda e assolatissima, nella località del Brunello scorre tranquilla. «Da queste parti di matrimoni ne abbiamo visti tanti», commenta un ristoratore, «stranieri, personaggi noti, uno in più non cambia niente. Ci si viene a sposare qui perché ci sono castelli bellissimi».

Alla cerimonia sono invitate circa 30 persone, niente volti noti, solo parenti, amici intimi delle spose e Andrea Francini, sindaco di Trequanda: la località, tra Val d’Orcia e Crete Senesi, dove Francesca Pascale si è trasferita, poco dopo la rottura con Berlusconi, con il sogno di aprire un’azienda agricola per la coltivazione di cannabis legale in cui impiegare donne uscite dal carcere. Puntuale, poco prima delle 17, arriva l’officiante: il sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli.

«È uno dei tanti eventi che celebriamo qui, è bello poter fare felici le persone nel rispetto della norma», dice. «Ho incontrato Francesca un mese e mezzo fa e sono stato lieto di rendermi disponibile. Dovremmo dare alle unioni civili tra persone dello stesso sesso un contorno di normalità più che di eccezionalità. Solo così si abbattono le barriere».

Il matrimonio di Paola Turci e Francesca Pascale

Da una Jaguar, scendono finalmente le spose: sorridenti, molto emozionate, tutte e due in bianco. Pascale in tailleur pantalone di Fendi, Turci in tuta scollata di Alberta Ferretti. Si tengono forte la mano. La cerimonia dura mezz’ora, inizia con le note di «Is this love» di Bob Marley, vengono letti gli articoli 11 e 12 della legge 76/2016. Per tre volte, dalla sala comunale, arrivano applausi. Paola e Francesca, che hanno come testimoni la prima un amico e la seconda la sorella Marianna, si promettono amore con un: «Ci siamo scelte». All’uscita sono raggianti e commosse, prima di risalire in macchina dicono solo: «È una giornata meravigliosa». Per il sindaco Franceschelli «è stata l’unione più emozionante degli ultimi 10 anni, si è visto un sentimento vero». I curiosi, nel frattempo, si sono moltiplicati, applaudono Paola e Francesca e gridano: «Brave, siete bellissime». I messaggi di odio in rete della vigilia sembrano un ricordo lontano. Un signore di 75 anni, con gli occhi lucidi, dice: «È bello vedere come le cose cambino». Gli ospiti, molti in bianco, nel rispetto del dress code chiesto dalle spose, si fanno aria con ventagli arcobaleno, mentre si muovono verso il castello di Velona. Qui degusteranno una cena vegana seduti ad una lunga e unica tavolata. Poi, ovviamente, tanta musica.