Chi non conosce qualche scienziato famoso? Tutti noi ne conosciamo almeno uno! Basti pensare a Galileo Galilei, Albert Einstein, oppure al famosissimo Leonardo Da Vinci. Ciascuno di loro ha contribuito al progresso dell’umanità, grazie a scoperte o invenzioni rivoluzionarie.

DNA (foto dal web)

Ma vi siete mai chiesti come sono riusciti a fare queste scoperte? Ebbene, la risposta sta nel fatto che hanno utilizzato il METODO SCIENTIFICO.

Metodo scientifico: di cosa si tratta esattamente?

Il metodo scientifico, o metodo sperimentale, permette di rispondere alle domande in modo oggettivo. Lo scienziato, in altre parole, cerca risposte complete e dimostrabili alle proprie domande. Come fa?

Prima di tutto, lo scienziato è un osservatore attento del mondo che lo circonda. Bisogna certamente riconoscere che nei secoli passati l’osservazione non era “facile” come adesso. L’avvento relativamente recente di tecnologie sofisticate come i satelliti o i microscopi ha agevolato in maniera molto significativa l’attività di osservazione. Ma non per questo il lavoro degli scienziati è diventato meno interessante o meno impegnativo.

L’OSSERVAZIONE porta a porsi delle domande e, per rispondere in maniera adeguata, lo scienziato predispone degli esperimenti. Gli esperimenti sono ideati sulla base di un’IPOTESI, cioè una possibile risposta a queste domande. Per formulare l’ipotesi lo scienziato mette insieme ciò che già conosce, derivante sia dalle sue osservazioni, che da esperimenti compiuti in precedenza da altri, e formula una “legge” generale. Il processo appena descritto è chiamato induttivo: la raccolta di dati da casi particolari permette di arrivare ad una generalizzazione.

Una volta formulata l’ipotesi, attraverso un processo deduttivo, lo scienziato ricava delle PREVISIONIUna deduzione, infatti, è un ragionamento dal generale al particolare. 

La validità delle previsioni deve, ovviamente, essere confermata con gli ESPERIMENTI. Quando l’ipotesi viene confermata dagli esperimenti svolti, lo scienziato può trarre una CONCLUSIONE e formulare una teoria generale. Tale teoria dovrebbe spiegare non solo il singolo fenomeno osservato, ma tutti quelli dello stesso tipo che possono essere osservati anche in futuro.

Nel caso in cui gli esperimenti non confermino l’ipotesi fatta, è necessario ricominciare dall’inizio e formulare una nuova ipotesi.

Per ovvi motivi, le teorie scientifiche non possono mai essere considerate definitive, in quanto vanno incontro a continue trasformazioni, riesami e controlli.  Potrebbero perciò, in futuro, essere messe in discussione da ulteriori indagini. 

Quando una teoria viene costantemente verificata da esperimenti diversi diventa un fatto scientifico.

Universo (foto dal web)

Concludendo, il metodo scientifico è la modalità di ricerca delle risposte che accomuna tutti gli scienziati, che siano biologi, chimici, matematici o astronomi.

Vogliamo solo aggiungere che non è, tuttavia, necessario essere scienziati di professione per poter applicare il metodo scientifico. Noi di Scienza Divertente siamo convinti che possano farlo tutti! I bambini che partecipano ai nostri laboratori si trasformano sempre in “piccoli scienziati” ed applicano il metodo scientifico per comprendere fenomeni quotidiani o anche insoliti, e scoprire così quanto possa essere divertente la scienza.