Il 16 Dicembre 1689 il Parlamento inglese approva la Carta dei Diritti; elenco di diritti individuali inalienabili che l’autorità pubblica ha il dovere di difendere e non violare.

Carta dei Diritti, l’approvazione nel dicembre 1689

E’ il 16 dicembre 1689 quando il Parlamento inglese procede con l’approvazione della Carta dei Diritti. Un’espressione ridondante nella storia inglese in cui, per un lunghi secoli, le rappresentanze della nobiltà inglese e cittadina ottennero liste di garanzie dal sovrano di turno in cambio di finanziamenti e supporti militari. La Carta dei Diritti nota come Bill of Rights fece la sua comparsa durante il regno di Carlo II Stuart ; il sovrano, infatti, si era detto disponibile alla sottoscrizione di un progetto di legge in cambio di finanziamenti. In lingua inglese, infatti, Bill of Rights significa proprio ”progetto di legge, conto, ricevuta”. In seguito, a partire dalla Magna Charta accettata dal re Giovanni d’Inghilterra il 15 giugno 1215, le concessioni fatte furono molteplici. La più nota Carta dei Diritti, successiva a quella del 1628 in cui regnava la dinastia Stuart, è proprio quella del Dicembre 1689. La Bill of Rights approvata da Guglielmo d’Orange sottolineava un principio cardine del sistema costituzionale del Regno Unito: il Parlamento come culla della sovranità dello Stato.

 La Carta dei Diritti e l’ispirazione derivante dal liberalismo di John Locke

La Carta dei Diritti datata 1689 si ispirava interamente al pensiero del filosofo John Locke, padre del liberalismo. Il documento, suddiviso in 13 articoli, aveva l’obiettivo di definire i limiti dei poteri della corona e dei regnanti, sancendo alcuni diritti inviolabili. Fra questi:

  • La libertà di parola e pensiero;
  • Il divieto per il re di abolire leggi imponendo nuove imposte, senza il consenso del Parlamento;
  • Le libere elezioni per i parlamentari;
  • La fine delle persecuzioni per motivi religiosi.

Per il singolo cittadino, tuttavia, erano previste poche concessioni come il diritto di portare armi o di presentare petizioni. Le altre norme contenute all’interno della Carta dei Diritti erano per lo più di tipo istituzionale, volte a limitare il potere del re in favore del Parlamento.

Bill of Rights, una conseguenza della ”Gloriosa Rivoluzione”

I fatti storici che portarono all’adozione della Carta dei Diritti si ricordano come una conseguenza della Gloriosa Rivoluzione; un insieme di eventi accaduti fra il 1688 e il 1689 che portarono alla deposizione e alla sostituzione di Giacomo II d’Inghilterra con Guglielmo III. Alcuni atti di re Giacomo II in favore della religione cattolica allarmarono alcune aree progressiste e conservatrici del Parlamento che, per scongiurare una probabile catastrofe, decisero di offrire la corona a Guglielmo III d’Orange e alla moglie Maria II Stuart.

Facebook, InstagramMetrò