Uno stoico Sassuolo resiste sullo 0-0 nonostante le tante occasioni prodotte dalla Roma. I giallorossi dicono addio alle residue possibilità di raggiungere il quarto posto.
LE SCELTE DEGLI ALLENATORI
Una settimana difficilissima quella in casa Roma, con il caso De Rossi a tenere bando e a seguire la squadra fin a Reggio Emilia. I tifosi si fanno sentire per tutta la gara ma soprattutto per contestare la società per l’addio al capitano giallorosso. Ranieri però sa che per proseguire il cammino e avere qualche speranza di raggiungere il quarto posto, c’è bisogno di superare l’ostacolo Sassuolo. Il tecnico testaccino conferma il 4-3-3 visto contro la Juventus con la novità di Under nel tridente e con Juan Jesus a sostituire l’indisponibile Manolas. De Rossi è in panchina e lo sarà per tutta la gara. Dall’altra parte De Zerbi continua a onorare il campionato con grande orgoglio nonostante la squadra sia ormai salva. L’allenatore neroverde opta a sua volta per il 4-3-3 ma con l’utilizzo in un falso 9 come Djuricic a mettere in difficoltà con i movimenti a uscire la coppia difensiva della Roma.
SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Lirola, Demiral, Ferrari, Rogerio; Locatelli (90’Adjapong), Magnanelli, Duncan; Berardi, Djuricic (77’Brignola), Boga (81’Di Francesco). All: De Zerbi
ROMA (4-3-3): Mirante; Florenzi, Fazio, J.Jesus, Kolarov; Cristante, Nzonzi, Zaniolo (65’Pastore), Under (65’Kluivert), Dzeko, El Shaarawy (77’Perotti). All: Ranieri
PRIMO TEMPO SCIALBO
Grande tatticismo nei primi 45 minuti. E’ questo il particolare che contraddistingue la partita nel corso del primo tempo con il Sassuolo che fa del possesso palla la propria filosofia e la Roma molto attenta alla fase di non possesso. Ranieri sceglie di aspettare il Sassuolo per non concedere profondità e questo limita i pericoli ma allo stesso tempo non permette alla Roma di creare moltissimo nella prima parta di gara. La prima occasione è comunque giallorossa: Under al 6′ si libera sullo stretto e calcia di destro, Consigli è attento. Un sinistro di Kolarov, poco dopo, rischia di sorprendere l’estremo difensore di casa, che mette goffamente in angolo. Ancora un’uscita avventata di Consigli mette i brividi ai tifosi di casa ma Dzeko al volo non inquadra la porta.
Il Sassuolo, pur mantenendo di più il pallone, crea poco se non nel finale di frazione, quando gli uomini di De Zerbi vanno per due volte, clamorosamente, vicini al vantaggio. Prima è Djuricic, splendidamente servito da Berardi, a presentarsi a tu per tu con Mirante ma il portiere campano è bravissimo a dire no col piede. Sul seguente calcio d’angolo un ottimo Demiral (molto interessante il centrale turco), svetta di testa su Cristante e da pochi passi incorna a lato per l’ultimo spunto di un primo tempo tutt’altro che spettacolare.
ASSEDIO GIALLOROSSO
Quello che va in scena nel corso della ripresa è un lunghissimo assolo della Roma, che è consapevole di come serva un solo risultato: la vittoria. LA squadra di Ranieri crea occasioni a raffica ma non ha mai la lucidità di trovare il gol partita. Soprattutto tra il 56′ e il 60′ i giallorossi prendono d’assedio la porta difesa da Consigli: El Shaarawy sciupa con una comoda bicicletta da due passi, Dzeko coglie il palo da fuori area e Cristante vede il portiere locale superarsi su un colpo di testa a colpo sicuro.
Ranieri le prova tutte e butta nella mischia anche Kluivert e Pastore. Proprio i due entrati hanno sui piedi occasioni incredibili: l’olandese coglie il secondo palo di giornata dopo un rocambolesco rimpallo con Consigli, mentre il Flaco vede murarsi un piattone a colpo sicuro da Demiral. Nel finale Ranieri alza perfino Fazio in avanti nel tentativo disperato di ottenere i 3 punti. Lo stesso difensore argentino troverebbe anche il gol vittoria ma l’arbitro Maresca annulla (giustamente) per fuorigioco di Dzeko. All’ultimo respiro ancora Fazio, prima col sinistro e poco dopo di testa sfiora i legni della porta difesa da Consigli. La Roma deve dire addio al sogno, già difficile, di raggiungere la Champions e prepara l’ultima di campionato contro il Parma. Sarà l’occasione per dire addio al grande capitano Daniele De Rossi e per blindare almeno la qualificazione all’Europa League, resistendo all’eventuale assalto del Torino.