Vadim Shishimarin, le cui immagini dell’intervista ad opera del blogger ucraino Volodymyr Zolkin, sarà il primo soldato russo ad essere processato per crimini di guerra commessi in Ucraina. Il 21enne, sergente russo dell’unità 32010-quarta divisione Panzer Kantemirov della regione di Mosca, è infatti accusato di aver ucciso un civile disarmato di 62 anni che percorreva in bicicletta il territorio del villaggio di Chupakhivk, nella regione nordorientale di Sumy.

La Procuratrice generale Iryna Venediktova spiega che “Shishimarin si trova fisicamente in Ucraina” e aggiunge “Stiamo avviando un processo non in contumacia, ma direttamente con la persona che ha ucciso un civile”.

L’attribuzione del crimine

Sono considerati crimini di guerra le violazioni delle leggi che regolano il comportamento degli Stati durante i conflitti. Fra questi, chiaramente, troviamo l’attacco deliberato di civili, la tortura dei prigionieri, gli attacchi agli ospedali ed alle scuole. Il soldato russo è quindi accusato di violazione delle leggi di guerra e omicidio premeditato, crimini che gli costerebbero una pena dai 10 ai 15 anni se non l’ergastolo.

Secondo le indagini del servizio di sicurezza ucraino si è stabilito che il 28 febbraio Shishimarin è scappato con altri quattro soldati dalle forze ucraine. Per sfuggirvi i militari hanno sparato contro un’autoveicolo privato e l’hanno sequestrato, entrando poi a Chupakhivka.Lungo la strada i soldati si sono però imbattuti in un uomo che trovava verso casa in bicicletta ed uno dei militari ha ordinato al sergente imputato di ucciderlo perché non li denunciasse. Secondo il comunicato del procuratore generale “l’imputato ha sparato diversi colpi attraverso il finestrino dell’auto capendo alla testa la vittima di 62 anni. L’uomo è morto sul colpo, a poche decine di metri da casa sua”.

Ginevra Mattei

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