Ritorna oggi, su History Channel, la seconda parte della quinta stagione di Vikings, serie tv ambientata tra Canada e Irlanda che ha riscosso un successo infinito tra gli amanti del genere epico/avventuroso.
La vicenda, che vede protagonisti i figli del re e guerriero norreno Ragnar Lothbrok, Ivar e Hvitserk, schierati contro i loro fratelli, Ubbe e Bjorn La Corazza, culminerà in una sanguinosa battaglia tra i due schieramenti: quello di Ivar Senz’Ossa e quello di Lagertha, shieldmaiden e nuova regina di Kattegat.
Ivar, consumato dalla rabbia e dal dolore per la morte di sua madre, la regina Aslaug (seconda moglie di Ragnar) per mano di Lagertha (prima moglie di Ragnar), trama nei confronti di quest’ultima una spietata vendetta.

Lagertha, dal canto suo, porta ancora avanti quel sogno di terra e libertà che la tiene spiritualmente legata alle origini del popolo di Kattegat, quando ancora lei e Ragnar erano due semplici contadini e vivevano serenamente con i propri figli, anziché paventare progetti di viaggi o razzie in giro per il continente. La forza di questa donna, che ripetutamente rivolge i suoi discorsi e i suoi tributi alla dea Freyja, sta nel saper bilanciare la coscienza delle proprie perdite affettive, senza però tramutarla in rassegnazione, dimostrando di andare avanti per conto proprio tanto quanto Ragnar e incoraggiando se stessa verso nuove relazioni e prospettive di vita.
Dopo aver subito numerosi tradimenti, nel corso degli anni, a partire dal suo secondo marito, fino ad arrivare a Kalf, Re Ecbert ed Astrid, la regina di Kattegat Lagertha ha ormai perso ogni punto di riferimento umano, se non fosse per una consapevolezza: le cose che in una vita immanente sarebbero potute andare diversamente troveranno riscontro, un bel giorno, nella dimensione immortale del Valhalla.

A conferma di questa profezia, ricordiamo la scena in cui Ragnar, in preda alle visioni che l’assunzione di alcune erbe curative delle ferite gli avevano procurato, durante una spedizione con la sua orda, ebbe una visione: mentre si guardava intorno, dalla nave verso la riva, vide, sul bagnasciuga di una spiaggia teoricamente deserta, la proiezione divina della stessa Lagertha, che ancora giovane lo salutava augurandogli buon viaggio, con accanto i suoi bambini, Bjorn (nella realtà era ormai un uomo adulto) e Gyda (la piccola morta già durante la prima stagione, durante una pestilenza). Una conferma, questa, che anche nei meandri dell’inconscio di Ragnar fosse rimasto intatto lo stesso ricordo d’amore e di nido famigliare che in passato avevano costituito i suoi capisaldi.

foto dal web
D’altra parte, si sa: l’istinto di un Vichingo, in quanto uomo curioso ed impavido, è proprio quello di non stabilizzarsi mai troppo, per esplorare terre mai viste, razziarle, scoprire nuove culture e fronteggiare nuovi nemici. Ma cosa sarebbe avvenuto, se Ragnar non fosse stato irretito nel bosco dalla bellezza della principessa Aslaug, mentre faceva il bagno nuda nel fiume? Se l’amore tra lui e Lagertha fosse rimasto vivo e imperituro senza però compromettere la loro smania di viaggi e di nuove avventure?
Quanto dolore sarebbe stato risparmiato, compresa la morte dello stesso eroe Ragnar che, in preda alla disperazione e alla convinzione di aver fallito come marito e come padre, si consegnò a Re Aelle per farsi uccidere, dopo aver speso i suoi ultimi giorni col figlio Ivar, da sempre ignorato?

Da madre di famiglia a shieldmaiden, Lagertha sa benissimo che quest’ultima battaglia comporterà un prezzo altissimo a livello interiore, poiché a fronteggiarla senza pietà sarà proprio Ivar Senz’Ossa, per anni considerato da tutti uno storpio e che ora ha l’occasione per un suo riscatto personale nel guidare l’esercito più violento di sempre.
D’altra parte, biasimare Ivar sarebbe quasi impossibile, tenendo conto del fatto che l’unica persona che lo avesse mai accudito fosse stata sua madre, anche a discapito degli altri figli (cosa che il fratello Sigurd rinfacciava senza tregua ad Ivar fino a che quest’ultimo, esasperato e collerico, non lo colpì a morte durante una tavolata).

Nello schieramento bellico di Lagertha troviamo: suo figlio Bjorn, la guerriera Torvi, Ubbe, anch’egli figlio di Ragnar ma coraggioso oppositore di Ivar, e il vescovo Heahmund. Heahmund, inizialmente salvato e rapito da Ivar , è divenuto in seguito l’amante di Lagertha, scegliendo di mettere da parte la fede cristiana per supportare la schiera pagana di Kattegat.
Le sorti di un regno ormai esausto e reso ancora più debole dalle lotte intestine tra popoli un tempo alleati saranno dunque stabilite a partire da oggi, su History Channel, per quanto riguarda le proiezioni all’estero, e su Tim Vision, per quel che concerne l’Italia.

In attesa di guardare le puntate per una valutazione più chiara sullo sviluppo dei prossimi eventi, ci auguriamo che ogni spettatore possa cogliere le metafore che questa serie tv insegna, giorno per giorno, raccontando di uomini e donne disposti a reagire a una realtà immanente che vuole osteggiarli, in nome di una fede che i cristiani, rispetto ai pagani, hanno smarrito o, forse, mai avuto: quella negli dei e nella città risorta del popolo eletto di Asgard.
GIORGIA MARIA PAGLIARO