Il sottomarino scomparso in Indonesia «è affondato», arriva la conferma

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Le speranze sono finite. Le squadre di soccorso e ricerca dell’Indonesia hanno ritrovato alcuni oggetti appartenente al sottomarino militare scomparso dai radar mercoledì scorso al largo delle coste di Bali. 

Il sommergibile aveva ossigeno sufficiente solo per tre giorni e le riserve si sarebbero esaurite stanotte, sempre che il sottomarino fosse rimasto intatto nel frattempo. Nonostante le speranze in un miracolo, una fuoriuscita di carburante individuata nel punto in cui si pensa che il natante si sia inabissato aveva subito fatto ipotizzare possibili danni al serbatoio, una circostanza che ha fatto subito temere il peggio. Un’altra ipotesi era quella che il sottomarino fosse finito schiacciato dalla pressione dell’acqua se fosse sceso a una profondità di 700 metri, ben al di sotto di quella per cui era stato costruito.

«Il sottomarino è affondato», ha confermato il capo delle Forze armate, Hadi Tjahjanto, dopo aver dato notizia del ritrovamento da parte delle squadre di soccorso e ricerca di alcuni detriti che si ritiene appartengano al sottomarino. Il ritrovamento degli oggetti significa che le ricerche sono entrate nella «fase subsunk», significa che il sottomarino Kri Nanggala-402 si considera affondato, ha detto Hadi Tjahjanto. Lo ha reso noto il capo delle Forze armate, Hadi Tjahjanto, secondo cui gli oggetti rinvenuti – un pezzo di un siluro e un contenitore con del lubrificante – «si ritiene siano parti del sottomarino, dal quale non avrebbero potuto uscire a meno che non ci fosse una pressione».