Arrivano buone notizie sul fronte vaccini. La prestigiosa rivista medica britannica Lancet ha pubblicato on line uno studio riguardante il vaccino anti – Covid sviluppato in Russia e denominato Sputnik V. Questo studio conferma che il vaccino funziona ed ha un’efficacia pari al 91%.

Sputnik V, lo scetticismo iniziale

Nel momento in cui si tessono le lodi per la comprovata efficacia del vaccino russo, non si possono dimenticare le numerose dichiarazioni, da parte di scienziati non coinvolti nella ricerca, che criticavano aspramente l’eccessiva velocità con cui il vaccino era stato realizzato e lanciato. Non mancarono, inoltre, dubbi riguardanti la mancanza di trasparenza nell’intera operazione, ma quello che hanno scritto gli scienziati inglesi, come commento alla positiva relazione sul vaccino russo, non lascia dubbi: «Un altro vaccino può ora unirsi alla lotta per ridurre l’incidenza del Covid-19».

Vaccino approvato ad agosto 2020

Era l’11 agosto del 2020 quando il presidente russo Vladimir Putin, sulla rete televisiva nazionale, annunciava con grande entusiasmo l’avvenuta approvazione del vaccino e che, ad una delle sue figlie, il vaccino era già stato somministrato. Allora, però, il vaccino russo era stato testato soltanto su alcune decine di persone. I dati ufficiali che hanno portato a questo esito positivo, parlano di una sperimentazione di fase 3 condotta su oltre 20000 persone, divise per fasce di età. Tre quarti dei pazienti hanno ricevuto il vaccino, mentre un quarto il placebo.

Definizione di placebo: Sostanza farmacologicamente inerte somministrata a pazienti che si credono malati, oppure usata nelle sperimentazioni cliniche per eseguire confronti con medicamenti attivi.

Gli eventi avversi riscontrati dopo la somministrazione del vaccino

Quelli che vengono definiti eventi avversi gravi alla somministrazione del vaccino e che necessitano di ricovero in ospedale, sono stati molto rari, sia tra coloro a cui era stato somministrato il vaccino, sia per i pazienti – placebo. In nessun caso, però, questi eventi avversi, sono riconducibili al vaccino, così recita la nota. Vi sono stati anche quattro decessi che hanno funestato la sperimentazione, ma anche in questo caso, non vi è alcun legame tra i decessi ed il vaccino. La maggior parte degli eventi avversi sono stati lievi e paragonabili a sintomi che potevano somigliare a quelli influenzali.

Sputnik V, una buona notizia anche per l’Unione europea

I risultati positivi raggiunti dal vaccino russo sono una boccata di ossigeno per tutti, ma anche e, soprattutto, per l’Unione europea, che, dopo il taglio delle consegne del vaccino nel primo trimestre (circa il 70%) da parte di AstraZeneca, aveva visto gravemente compromesso il suo piano vaccinale. “Ottima notizia, il vaccino ‘russo’ ha un’efficacia superiore al 90%. Un altro vaccino dall’efficacia eccezionale con un meccanismo simile ad AstraZeneca”, è il commento del virologo dell’Università San Raffaele Roberto Burioni.

Stefano Vori