Esteri

In Iran il regime non arretra: “Il velo resta obbligatorio, fondamento di civiltà”

Con una nota ufficiale il ministero dell’Interno di Teheran ha affermato che l’hijab (velo) resta obbligatorio per le donne in Iran è “uno dei fondamenti della civiltà della nazione iraniana” e “uno dei principi pratici della Repubblica islamica”, “non c’è stato e non ci sarà alcun ritiro o tolleranza nei principi e nelle regole religiose e nei valori tradizionali”. Lo scrive Iran international. Il comunicato aggiunge che “l’hijab e la castità dovrebbero essere tutelate per rafforzare le fondamenta della famiglia”. Intanto proseguono nel Paese le chiusure di centri per servizi e negozi per il mancato rispetto dell’obbligo di dipendenti e clienti.

Iran, il velo e la battaglia delle donne

“Le donne iraniane – spiega Faranak, avvocato – si stanno sforzando di ottenere delle libertà fondamentali. Dovremmo per lo meno poter scegliere liberamente in che modo vestirci”. Secondo Zahra, governante, le manifestazioni degli ultimi mesi non hanno però portato grandi frutti: “La verità è che nei mesi scorsi, nonostante le proteste, e nonostante le tante donne scese in piazza, non è cambiato in realtà nulla. Le persone non possono ancora godere di sufficienti libertà e il governo preferisce nascondere i problemi piuttosto che risolverli”.

Uno dei pochi successi concreti delle manifestazioni è stata l’abolizione della cosiddetta polizia morale, la stessa che aveva provocato la rivolta dopo la morte di una giovane donna arrestata per aver indossato in modo improprio il velo.

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