Show Inghilterra, pareggio tra Giappone-Senegal e Polonia eliminata

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Di Redazione Metropolitan

Dilaga l’Inghilterra contro il Panama, pareggio esaltante tra Giappone e Senegal e la Colombia affonda la Polonia. 

GRUPPO G: INGHILTERRA – PANAMA 6-1 

L’esultanza di Harry Kane dopo il primo rigore trasformato contro il Panama

Risultato tennistico tra Inghilterra Panama dove la squadra di Southgate schianta la formazione del centro America con i gol di Kane (tripletta), Stones (doppietta) e Lingard; di Baloy l’unico gol del Panama. Non c’è molto da raccontare: la resistenza di Panama dura 8 minuti, quando da corner Stones mette dentro di testa. Da lì inizia la festa inglese, che nonostante il calcio fisico e molto nervoso di Panama, che picchia e fa sentire i tacchetti fin da subito, fa esattamente ciò che vuole. Un fallo clamoroso di Torres su Lingard porta al primo rigore trasformato da Kane, poi Lingard trova il gran gol con un destro a giro dal limite. Il capolavoro di inettitudine della difesa di Panama è però il 4-0, con uno schema a 4 tocchi su punizione dell’Inghilterra che smaschera la difesa da oratorio dei centroamericani: Stones trova a quel punto la doppietta. Prima dell’intervallo c’è tempo per l’altro rigore di Kane dopo nuovo intervento scomposto della difesa. Al rientro in campo di un match già senza più alcun senso Kane scrive il 6-0, un minuto prima di uscire, senza nemmeno accorgersene: Loftus-Cheek calcia dal limite, Kane devia involontariamente di tacco e mette fuori gioco Penedo. Gloria per Panama arriva a 12 dalla fine, quando il giocatore più rappresentativo, il 37enne subentrato Baloy, piazza una bella spaccata in area che porta al gol della bandiera ed equilibra la situazione reti tra belgi e inglesi, oltre che far scatenare ovviamente la festa dei panamensi per il primo storico gol in un mondiale.

GRUPPO H: GIAPPONE – SENEGAL 2-2 

Sadio Manè in azione con la maglia del Senegal

Esaltante 2-2 tra Giappone Senegal, le due squadre che hanno vinto all’esordio rispettivamente contro Colombia Polonia. I Leoni della Teranga passano 2 volte in vantaggio prima grazie a Manè e poi con Waguè, ma i nipponici sono bravi a non demordere e agguantano il pareggio nel finale grazie all’ex Milan Honda. Gol e divertimento durante la prima frazione. Il Senegal parte forte e all’attacco, sino ad arrivare al gol del vantaggio: all’ 11′, su palla vagante, Sabaly ci prova con un sinistro senza pretese sul primo palo, su cui Kawashima si avventa come peggio non potrebbe, colpendo nella respinta Mané, ben appostato ma che insacca quasi fortuitamente: 0-1. Al 23′, dalla sinistra, Wagué pesca in area Sarr, che si esibisce con un’acrobazia, questa volta sventata da Kawashima. Nel miglior momento del Senegal, arriva il pareggio nipponico: al 34′, straordinario cambio di gioco di Shibasaki per Nagatomo che, in area, lavora un bel pallone per Inui, la cui traiettoria a giro batte inesorabilmente Khadim N’Diaye per l’1-1. Il Giappone prende fiducia ma, prima della fine del primo tempo, c’è ancora in tempo per assistere alla solita mancanza di freddezza offensiva di M’baye Niang, che a tu per Kawashima, tutto solo, gli calcia addosso gettando alle ortiche l’occasione del nuovo vantaggio dei Leoni della Teranga. Nella ripresa, lo spartito si ripete. Non prima, però, di una traversa del solito Inui, colpita al 65′ con una deliziosa traiettoria a giro su ispirazione di Osako. Quest’ultimo, 4′ prima, si era “dimenticato” di deviare in porta una palla perfetta servitagli dalla destra da Shibasaki. Così, al 71′, il Senegal torna in vantaggio e questa volta, nel miglior momento dei giapponesi: il terzino sinistro Sabaly mette al centro un pallone, prolungato col tacco da Mané per il giovanissimo laterale destro Moussa Wagué (classe ’98), che insacca con un prepotente tiro a incrociare. I Leoni della Teranga sperano di poter chiudere la giornata a punteggio pieno ma, al 78′, l’ex Milan Keysuke Honda (entrato in scena al 72′ al posto di Kagawa), insacca a porta vuota su assist dalla mancina di Inui, arrivato dopo un’uscita disastrosa del portiere senegalese Khadim N’Diaye. Finisce 2-2. 

POLONIA – COLOMBIA 3-0

Radamel Falcao

La Colombia a Kazan cala il tris contro un’irriconoscibile Polonia e rimane in corsa per il passaggio del girone: di Mina, Falcao Cuadrado le reti. Gli europei partono meglio e, pur senza creare occasioni clamorose, si fanno veder spesso dalle parti di Ospina. Col passare dei minuti però, i sudamericani prendono campo e sfruttando l’abilità in palleggio di Quintero e James e la verve sulla destra di Cuadrado diventano padroni del gioco. La Polonia è compassata e lenta a ripartire e a 5 minuti dall’intervallo capitola. Quintero e James scambiano nello stretto dopo un corner, poi il giocatore del Bayern fa partire un bel cross a giro su cui si avventa Yerry Mina: stacco imperioso e Cafeteros in vantaggio, ma la complicità di Szczesny (in uscita) e Bednarek (in marcatura) sono evidenti. La Polonia inizia meglio la ripresa, con la Colombia pronta a colpire in contropiede. Dopo un quarto d’ora arriva il primo squillo di Lewandowski: aggancio volante fenomenale e sinistro immediato , ma Ospina si supera a murare il bomber del Bayern in uscita. Ma appena i biancorossi cominciano un po’ a crederci, la Colombia azzanna il match. Grande azione sulla destra, con palla che arriva a un ispirato Quintero: filtrante magico per Falcao ed esterno pregevole del Tigre che firma il raddoppio. La Polonia è tramortita e dopo 5 minuti ne prende un altro. Questa volta è James Rodriguez a vestire i panni del geniale suggeritore, lanciano Cuadrado a tu per tu con Szczesny. Il centrocampista della Juventus non si fa pregare e infila il compagno di club per la terza volta in serata. La partita, di fatto, finisce lì. C’è tempo per due belle parate di Ospina a salvare la rotondità del risultato, poi più niente. Rinasce la Colombia, sprofonda la Polonia.