F1, a quando l’inizio del campionato?

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Di Redazione Metropolitan

Inizio campionato F1 – Tra rinvii e cancellazioni non è ancora tra le certezze l’inizio della Formula 1; tante ipotesi sul piatto e tante difficoltà a cui far fronte da parte della FIA in questo momento di allerta. Giovedì 19 marzo potrebbe essere il giorno della verità sui futuri impegni del Circus.

inizio campionato f1
Racing Point – Photo Credit: F1 Official Twitter Account

Inizio campionato F1 – Le ipotesi

Con la cancellazione del GP d’Australia e di conseguenza di quello del Bahrain e del Vietnam, FIA e F1 sono costrette a riorganizzare una stagione che era pronta a partire. La difficoltà nello stilare un nuovo calendario è dovuta anche al fatto di non conoscere ovviamente la fine dell’emergenza legata alla diffusione del Covid-19. L’ipotesi è quella di ridurre il numero di gare a 17-18 con diversi cambiamenti anche sotto l’aspetto della pausa estiva che verrebbe quindi anticipata; l’inizio del campionato di F1 sarà molto probabilmente il 7 giugno a Baku, con 7 gare da cancellare o ricollocare.

Quello che doveva essere il campionato più lungo della storia con 22 gare rischia quindi di trasformarsi in quello più corto negli ultimi anni. Le ipotesi varate da Chase Carey e Ross Brawn sono molteplici; tra queste ci sono la possibilità di due GP a weekend e una riduzione da tre a due giorni dei fine settimana. Questa la dichiarazione di Ross Brawn sulle supposizioni riguardanti il nuovo calendario:

“Penso che liberando la pausa di agosto avremo diversi weekend a disposizione nei quali correre. […] Siamo in un territorio inesplorato, ma sono piuttosto ottimista che potremo avere 17-18 gare o più. Magari saranno più ravvicinate, dipenderà da quando si potrà iniziare la stagione. Due gare a weekend? Possibile, una cosa di cui abbiamo già discusso sono i fine settimana da due giorni, che potrebbe essere un’opzione in caso di serie di tre gare consecutive”.

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F1 – Photo Credit: F1 Official Twitter Account

Inzio campionato F1 – Il possibile calendario 2020

Con l’inizio della stagione posticipato probabilmente a giugno sarebbero 7 i Gran Premi da riuscire a recuperare. I due più in difficoltà sono quello d’Australia e quello di Monaco che avendo due impianti temporanei per la F1 rendono complicata l’idea di poterli ricollocare in altri momenti. Si parla dunque di 18 gare in solo 182 giorni, quasi un’impresa per chi lavora nel Circus; domani dovrebbe essere prevista una riunione e nei prossimi giorni dovrebbero giungere delucidazioni in merito alla nuova stagione.

Una delle scelte migliori è quella che prevede l’inizio a Baku il 7 giugno, con i GP di Canada, Francia e Austria invariati; doppia ipotesi per la Spagna che potrebbe collocarsi il 26 luglio, tra Gran Bretagna ed Ungheria, oppure in uno dei weekend di agosto. Altra tripletta potrebbe essere creata con i GP di Olanda, ipoteticamente al 23 agosto, Belgio ed Italia; Singapore e Russia non subirebbero cambiamenti e a questo punto arrivano i problemi. Una delle ipotesi in circolo prevede infatti la ricollocazione del GP del Vietnam dopo il Giappone, andando a creare un quartetto di gara difficile da sostenere: Giappone 11 ottobre; Vietnam 18 ottobre; USA 25 ottobre; Messico 1 novembre.

Quasi sicuramente l’ultimo GP previsto ad Abu Dhabi subirà uno slittamento con weekend disponibili fino al 20 dicembre. Una scelta sarebbe quella di disputarlo il 6 dicembre con il GP del Bahrain il 29 novembre; altra idea è quella di poter recuperare anche il GP di Cina, collocando Yas Marina a metà dicembre e inserendo la Cina dopo il circuito di Sakhir. Oltretutto gli organizzatori dell’Albert Park hanno comunicato a Liberty Media che vorrebbero che fosse trovata una data per poter correre la gara cancellata nello scorso weekend. Tante le difficoltà e tante le ipotetiche strade percorribili in questa nuova situazione di emergenza.

Inizio campionato F1 – Nuovo regolamento nel 2022?

Altro argomento di discussione con i team è il possibile slittamento delle innovazioni regolamentari previste nel 2021 al 2022. Secondo quanto riportato da Auto Motor und Sport, 9 team su 10 sarebbero favorevoli all’omologazione di sospensioni, telaio e trasmissioni attuali fino al 2021; questo anche perché i dipartimenti tecnici non posso lavorare a pieno ritmo, non potendo testare in pista ulteriori nuovi aggiornamenti. Al momento l’unico parere ancora indeciso sarebbe quello proveniente dalla Scuderia Ferrari che ha chiesto del tempo per le valutazioni.

Questa decisione tocca anche il tasto del risparmio di soldi; a parte i top team infatti le altre scuderie hanno bisogno delle entrate provenienti dalla partecipazione ai GP. Se queste vengono a mancare il rischio è quello di inginocchiare completamente alcune delle scuderie ad oggi presenti nel Circus, con il probabile ritiro dovuto alla mancanza di introiti a livello economico.

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Articolo a cura di Chiara Zambelli