L’artista multiplatino BLANCO torna con “INNAMORATO”, il suo attesissimo secondo album in studio. È uscito stanotte a mezzanotte, dopo la lunga attesa, il nuovo disco, di Riccardo Fabbriconi in arte “Blanco”. Negli ultimi mesi si è parlato tanto dell’artista, dall’annunciata collaborazione con Mina al tanto chiacchierato accaduto di Sanremo. Il cantante torna, e si racconta, con intimità al pubblico. Ogni traccia contiene una parte personale, l’amore, la rabbia, l’euforia e l’odio. Il contrasto anticonformista che è il marchio oramai che contrassegna la musica di Blanco. Amore e odio, in una nuova sinfonia, racchiusa nel nuovo album. “Innamorato”, della vita, nel bene e nel male.

Innamorato, il nuovo album di Blanco e l’inaspettata collaborazione con Mina

Blanco e il suo nuovo album “Innamorato” ph@ufficiostampa

Anticipato dal successo del singolo “L’Isola Delle Rose”, certificato disco di platino, “INNAMORATO” è una nuova finestra sull’universo di BLANCO. Fiore all’occhiello del disco l’unica sensazionale collaborazione con MINA – la voce eterna della musica italiana – nel brano “Un Briciolo Di Allegria”, un dialogo tra due generazioni lontane che si incontrano su una traccia destinata a restare nel tempo.

“Sono veramente felice di questo duetto, per me è un grande onore. Mina è la regina della
musica italiana e la stimo moltissimo. Il fatto che abbia deciso di realizzare un pezzo con me,
offrendomi una grande opportunità, fa capire subito quanto sia moderna e attenta alla musica
di adesso”

-Blanco

Il videoclip ufficiale di “Un briciolo di allegria”, girato in pellicola da Simone Peluso in sinergia con la supervisione creativa di Mauro Balletti, storico creativo di Mina, ci riporta alla mente un film noir in bianco e nero. Il videoclip dalle atmosfere hitchcockiane è ambientato all’interno e all’esterno della prestigiosa villa Augusta ad Ariccia, nei castelli romani, con una meravigliosa atmosfera al chiaro di luna. Blanco, vestito in abiti eleganti e raffinati, rincorre un gatto che si trasforma nella donna che rappresenta la regina della musica italiana che canta con lui sulle note del brano, Mina.

La riconosciamo dalla sua inconfondibile treccia, ma riusciremo a vedere soltanto la sua ombra e la sua sagoma. La donna è sfuggente e inarrivabile: Blanco la segue, la rincorre, per le scale e nei corridoi, ma non riuscirà mai a raggiungerla. Il videoclip è la trasposizione in immagini della narrativa del brano, in cui i mondi dei due artisti si uniscono oltrepassando i gap generazionali e creando un dialogo tra generazioni lontane.

La collaborazione con Mina è nata che io avevo questo brano, e ho detto “beh spaccherebbe farlo con un’altra persona”, stavo pensando a chi mettere e ad una certa io a caso ho detto Mina. Tutti a ridere, gliel’abbiamo chiesto e alla fine ha detto di sì.

-Blanco

Innamorato, il nuovo album di Blanco disponibile a partire da oggi

In “INNAMORATO”, Blanco si spoglia, ancora una volta, di ogni sovrastruttura e sceglie
di raccontarsi con l’autenticità e la trasparenza che lo hanno sempre contraddistinto, dipingendo
un ritratto disarmante del suo mondo.
Esiste una linea continua che lega la complessa emotività di Blanco alle sue canzoni, dodici
pagine di un diario in cui l’artista plasma ed affronta nuove esperienze, cambiamenti e
scoperte. Lo fa attraverso il filtro della sua generazione, con una visione estremamente saturata
su ciò che lo circonda e vivendo con carnalità ogni sensazione.

L’amore cantato nel disco è un concetto ampio: è insieme l’amore passionale, esplorato nelle
sue diverse fasi, il legame con la propria famiglia, la devozione all’arte e alla musica, lo stupore
e l’incredulità verso le cose più semplici, immortalando in ogni traccia un frammento del suo
vissuto, presente e passato.


Essere “innamorati” significa essere incerti, vulnerabili, a volte è adrenalina, a volte tormento,
altre è spensieratezza e calore, elementi contrastanti che si susseguono velocemente nel disco.

Innamorato, in realtà, tutto il disco parla di “innamorato” ma di tante cose, una visione più ampia, non solo dell’amore, della vita, di tante sfumature.

-Blanco

Le linee melodiche senza tempo, che attingono dalla grande tradizione della canzone italiana,
insieme ad un immaginario multiforme e complesso definiscono la cifra di Blanco, in cui
trovano spazio un’anima più poetica ed una più travolgente. Un’inedita combinazione che ha
impresso un’impronta profonda nella scena musicale contemporanea.

Innamorato, Il nuovo album di Blanco prodotto da Michelangelo

Blanco, “Innamorato” ph@pinterest
Blanco, “Innamorato” ph@pinterest


Continua il sodalizio con Michelangelo che ha curato le produzioni del disco, con beat
e strumentali che spaziano tra universi sonori differenti: dall’elettronica più scura al mondo del
funk fino all’utilizzo di synth e sonorità che si rivolgono agli anni ’80, sottolineando la
versatilità stilistica del cantautore.

Blanco ha presentato il suo disco con quattro suggestive “serenate” a sorpresa, che
hanno coinvolto le città di Venezia, Firenze, Napoli e Roma. Quattro appuntamenti con il suo
pubblico che hanno visto l’artista per formare in acustico alcune delle tracce di
“INNAMORATO.

Le serenate, in realtà, se penso al concetto “innamorato”, mi piaceva l’idea di dare questa visione, anche un po’ punk.

-Blanco

“Innamorato”, ecco la tracklist, track by track

1. Anima tormentata

Un incipit evocativo, a tratti epico ci consegna Blanco e la sua “Anima Tormentata”, brano che
nasce da una riflessione su ciò che lo rende veramente felice, combattuto tra scelte di pancia e
scelte di testa. Nel ritornello Blanco accelera in quella corsa liberatoria che lo muove da dentro:

“Cosa mi scorre nelle vene? Adrenalina pura”.

2. Ancora, Ancora, Ancora

Si consuma in 2 minuti e 45 secondi, o forse mai, il tentativo di convincersi che non sia stato
solo un gioco. Non una, non due: tre volte ancora i ricordi riemergono nella solitudine del
presente, come flash a rincorrersi vorticosamente.

3. Un Briciolo Di Allegria (con Mina)

Un dialogo profondo, sentito, vissuto, oltre i gap generazionali, una traccia destinata a restare
nel tempo. Nella voce di Mina si legge tutta la sua storia, la grana vocale di Blanco è ora eterea,
quasi angelicata, ora scura e solenne. Il tetto blu del mondo, rischiarato dalla luna, è vigile
osservatore di questo incontro e fruttuoso scambio, dove prendere coscienza di ciò che si è stati
è il primo passo per tornare a bramare quel briciolo di allegria, di sentimento puro e catartico,
e la granitica certezza che non invecchia mai ciò che vive dentro noi.

4. Lacrime Di Piombo

Le linee melodiche delicate, cantate con l’emotività tipica dei vent’anni, sono l’espressione
della paura e del dolore per aver perso qualcosa di importante. “Lacrime Di Piombo” nasce dal
pensiero di ciò che l’artista vorrebbe non accadesse mai: la fine di una storia e il timore di non
poter ricordare i momenti felici senza soffrire. Una missiva a cuore aperto con cui Blanco
supera i canoni tradizionali della canzone d’amore, tirando fuori tutto, senza reprimere l’istinto
espressivo.

5. L’isola delle rose

Viscerale e dark, sin dall’attacco cupo e minaccioso. Miscela di romanticismo, sesso,
inquietudine, fisicità e fragilità per radiografare un sentimento dai contorni malinconici e al
tempo stesso brutalmente autentico. Ogni strofa, cantata a denti stretti, è colma di passione e
frustrazione per quest’amore avvizzito, che non potrà più sbocciare.

6. Innamorato

Sostenuta da un arrangiamento essenziale, chitarra acustica e voce, la titletrack è una dolce
serenata che racchiude la bellezza dei primi mesi con la propria ragazza, quando tutto sembra
incredibilmente emozionante. Scritta durante un viaggio lontano dall’Italia, nei suoi 3 minuti e
16 secondi “Innamorato” si colora di un sapore tutto italiano, ricerca di contatto con qualcosa
di naturale, semplice e vero come il pensiero di casa.

7. Scusa

Synth anni ‘80, innescata dalla firma vocale già cult, “Scusa” è la più efficace risposta quando
ci si allontana senza dare spiegazioni. Una corsa a perdifiato nella notte, alla ricerca di una
direzione a cui tendere e di emozioni forti, finché il cuore batte ancora. Prima che
l’arrangiamento esploda nell’assolo di chitarra elettrica finale, c’è il tempo per un saluto che
ha il sapore di un avvertimento: “non aspettarmi, non tornerò”.

8. Fotocopia

Con le più dense pennellate del disincanto, Blanco si racconta tra confessioni intime e nuove
consapevolezze sull’amore: essere simili a volte fa male, è come scontrarsi con se stessi e
questo può far paura. La tessitura sonora va sempre più in crescendo e come un fiume in piena
sfocia nel ritornello mantrico, un po’ accusa e un po’ ammissione:“Sei la fotocopia di me”.

9. Giulia

Nato dopo l’esperienza sanremese dello scorso anno, e da allora rimasto invariato anche nel
titolo, “Giulia” è un brano dalla struttura ciclica, con intro e ritornello finale giocati su piano e
organo. Un po’ come chiudere il cerchio di un rapporto vissuto intensamente.

Blanco ci insegna che nonostante il primo amore sia il più bello, il più speciale ed intenso di tutti, è bene che finisca per non perdere noi stessi.

10. La mia famiglia

Un j’accuse all’ipocrisia della società e ai suoi falsi idoli. L’intro è vuota di suoni, con voce e vocoder ad aprire uno squarcio su tempi rarefatti, dove la provincia sembra annullare ogni aspirazione e la metropoli stagliarsi come un mostro troppo grande. Eppure non c’è niente che riesca a soffocare quel bisogno di trovare un porto sicuro, una famiglia su cui poter contare, chi ti conosce e apprezza per quello che sei davvero.

11. Raggi di sole

Sonorità elettroniche e frenetiche, con reminiscenze jungle nella batteria, la traccia #11 è la
trasposizione in note di un amore tormentato e confuso che ormai è solo un ricordo. Poco più
di tre minuti per riversare in un testo istintivo tutto il dolore del passato, un antidoto al veleno
iniettato dai ricordi.

12. Vada come vada

Un acquerello delicato e toccante sin dalle prime note, dove la voce di Blanco è accompagnata
da una chitarra arpeggiata e dal mandolino, a ricreare la magia dell’atmosfera estiva ad un
tempo romantica e nostalgica. Un omaggio appassionato ai momenti spensierati e a tratti
irrazionali che l’estate regala, alle serate col vento in faccia lungo l’autostrada della vita e a
quello che verrà, qualunque cosa accada.

Irene Marri

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