INSTASTORIES : l’intervista a Marti Stone

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Di Redazione Metropolitan

La giovane rapper Marti Stone conosciuta per le sue doti di sperimentazione musicale( hip-hop, elettronica, trap, R&B, rock), ha stupito ancora con il suo mixtape INSTASTORIES.I suoi testi cantano dell’effimerità dei social network, sia per la durata dei contenuti che perla vanità di massa che incalza.

Le instagram Stories durano 24 ore, poi lasciano spazio alle prossime, questa è l’antifona. 

Noi di MMI abbiamo deciso di intervistarla per saperne di più.

MMI: Qual è stata la scintilla che ti ha portato a creare il progetto INSTASTORIES MIXTAPE?

MS:Le vibes estive! Con l’arrivo del caldo inizio a partorire rime e melodie che non sempre entrano di diritto in un progetto ufficiale, da questo il nome “instastories”. Canzoni passeggere come i video daily di instagram.

MMI: I tuoi brani Innocent e Instastories sono pungenti nei confronti dei social network che ha come conseguenza egocentrismo di massa. Qual è il tuo rapporto in merito al mondo virtuale?

MS: Sono cresciuta tra msn e myspace, ma oltre a quei contatti virtuali ho sempre vissuto a stretto contatto con la realtà o con la fantasia, fuori dal contesto digitale. La mia generazione è stata l’ultima a fare la maturità con dei cellulari che si connettevano a stento ad internet! Oggi il confine è sottile e si fatica a vivere senza tecnologia, un po’ per necessità e molto per dipendenza. Le dipendenze non sono mai positive.

MMI: Il tuo percorso musicale si è inserito nel contesto americano attraverso la collaborazione con Kayla Chenelle. Raccontaci il vostro incontro.

MS:Sto lavorando da un po’ con gli americani, ma la collaborazione con Kayla è la prima che ho voluto condividere con tutti perché ho rivisto molto dei miei inizi nel suo modo di fare. Lei è 100% hood, 100% hip-hop californiano. E’ l’amica che avrei voluto avere quando avevo 15 anni e sognavo la West Coast! Poi ha del talento e lavorare con lei è stato molto stimolante!

MMI: In un prossimo futuro con quale artista ti piacerebbe collaborare?

MS: Syd dei The Internet! In Italia un Mecna perché oltre al suo rap mi piace molto il suo immaginario estetico.

MMI: Il luogo dove è stato girato il video Instastories corrisponde alla tua terra natia. In che modo si lega alla tua carriera artistica?

MS: Sono cresciuta in quelle strade, su quei terrazzini al tramonto. Hanno fatto da sfondo ai miei sogni più grandi in quegli anni in cui sognare è gratis. Abbiamo girato il video nel giorno del funerale del mio ultimo nonno in vita, lui viveva proprio in quel palazzo e il video di Insta Stories è un tributo!

 

Maddalena Tortora