Inter: contro il Torino, undici Lukaku

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Di Redazione Metropolitan

Dopo il difficile mese di ottobre, l’Inter vuole tornare a vincere e la sfida contro il Torino a San Siro sembra essere una buona occasione. La squadra di Giampaolo ha cominciato il campionato con tante difficoltà e risultati negativi e i nerazzurri possono approfittarne. La pausa nazionali ha visto i calciatori di Conte protagonisti con gol e importanti prestazioni: Barella, Bastoni, Hakimi, Lukaku ed Eriksen. In particolare il belga si è mostrato un vero leader, anche fuori dal campo, nello spogliatoio nerazzurro.

L’importanza del numero nove

Citare il numero di gol segnati quest’anno, il suo impatto sulle prestazioni dell’Inter o i risultati dei nerazzurri in sua assenza sarebbe banale. Romelu Lukaku è molto di più e lo ha dimostrato sin dai primi mesi a Milano. Subito un comportamento esemplare e un’umiltà che a San Siro mancava da tempo; ad ogni gol segnato chiama a sé i compagni per festeggiare e si inchina alla curva. Insomma, niente è scontato per Lukaku, che conosce il suo ruolo all’interno dello spogliatoio quale leader sensibile e apprezzato da tutti i compagni.

Prima le difese di Lautaro, poi il ruolo da padrino di Sebastiano Esposito e adesso Eriksen. Belgio e Danimarca si sono affrontate mercoledì per l’ultima sfida di Nations League e a fine partita l’ex centravanti del Manchester United ha difeso il compagno. Ha espresso la volontà di aiutarlo, viste le sue grandi qualità, invitandolo a imparare l’italiano per migliorare la comunicazione. Non casuali le parole del 9 nerazzurro: nel momento più delicato della carriera di Eriksen, Lukaku lo difende a spada tratta e prova a rilanciarlo. C’è bisogno di fiducia in casa Inter e il belga fa di tutto per iniettarla ai suoi compagni.

Col Torino undici (o forse dodici) Lukaku

L’umiltà, la determinazione e la sensibilità di Romelu Lukaku lo rendono speciale nello spogliatoio nerazzurro. La sfida col Torino pare già essere determinante in chiave scudetto e i ragazzi di Conte sono tenuti a portare a casa i tre punti. Proprio Conte oggi ha parlato in conferenza stampa e, rispondendo a una domanda sull’impiego proprio di Eriksen, ha parlato così:

Penso che Christian abbia avuto tantissime occasioni, ha giocato più di tanti altri. Quando lo riterrò opportuno lo sceglierò nell’undici iniziale o a gara in corso. Altrimenti prenderò altre decisioni.

Probabilmente questa sorta di battibecco (nei toni sempre diplomatico) tra il mister e il centrocampista danese non fa bene all’ambiente. L’eterna incompiutezza del talento ex Tottenham e l’integralismo tattico del tecnico salentino stanno diventando dei luoghi comuni esasperanti. Adesso serve vincere e confermare l’Inter tra le candidate a questo scudetto. Uno sforzo nella gestione di quello che è diventato un vero e proprio caso è necessario. Il cambiamento, prima che dal gioco, passa anche da questo.

Francesco Ricapito

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