Pensare di catalogare e spiegare la musica di Mr Dendo in poche righe non è affatto facile in quanto ogni disco “parla” e “si fa comprendere” nonostante si abbia a che fare con brani strumentali privi di tracce vocali. Che i “bpm” siano alti o bassi, la firma di Mr Dendo è netta e facilmente riconoscibile. La sensibilità che traspare dalle melodie entra dentro e scatena sensazioni uniche; sono note capaci di emozionare fin dal primo ascolto, di far sognare e di far pensare. I lettori che conoscono la sua musica sanno bene di cosa stiamo parlando, a coloro che invece lo conosceranno grazie a questa intervista auguro una buona lettura e un buon ascolto.
All’anagrafe Davide, Mr Dendo è un produttore di musica elettronica classe 1981 che cresce a Roma. Una passione, la Musica, diventata poi esigenza espressiva ed emotiva. Dalle collaborazioni con Gigi D’Agostino tra il 2007 e il 2011 passando per quelle con il produttore Federico Romanzi (che come Davide è eccellente firma “Lento Violento” in Italia N.d.R) fino ad arrivare ai lavori più attuali: produzioni, remix ed il primo brano cantato “Eternum” uscito l’8 di Aprile.
Il viaggio musicale di Mr Dendo disegna mondi e scrive poesie composte spesso da contrasti: luci ed ombre, gioie e dolori, allegria e malinconia. Ho avuto l’onore di porgergli qualche domanda e di seguito troverete l’intervista completa.
Mr Dendo – Credits: Artista
MM: La tua bio recita: Deejay-Produttore-Sognatore. Presentati ai nostri lettori che ancora non ti conoscono. Quando è nato Mr Dendo e come ti sei avvicinato alla Musica?
M.D. : Ciao a tutti i lettori di MM e grazie per avermi invitato!
Dunque…la mia Storia con la Musica risale al lontano 1989, quando all’età di otto anni rimango letteralmente folgorato da un brano che passava in Radio. Ricordo che cercavo con in continuazione, con lo stereo dell’auto, le stazioni che lo trasmettevano. Sentivo un richiamo fortissimo, qualcosa che a quell’età non avevo mai provato fino a quel momento. Mi Emozionava. Si trattava di un brano con un gioco di vocals e samples che ha innescato dentro di me quello che credo sia un Incantesimo Meraviglioso.
Quel brano era “Ride on Time” dei Black Box.
Da questo momento fino a Mr Dendo passano almeno quindici anni in cui assorbo tutta la Musica Dance degli anni d’oro, per poi giungere a quel momento che mi cambierà per sempre la vita, ovvero la possibilità di collaborare con colui che la vita me l’aveva già incisa emozionalmente e musicalmente parlando: Gigi D’Agostino.
MM: Quando il primo approccio alla consolle?
M.D. : Molto tardi in realtà. Il motivo è ben preciso: la voglia di imparare il “come creare e condividere” qualcosa di mio è sempre stata più forte rispetto a quella di proporre semplicemente i brani che mi piacevano. Io non ho mai sognato di far ballare le persone ma di farle Emozionare, quello si. Un’ambizione che rende tutto più difficile, ne sono consapevole, ma questa ricerca continua delle Emozioni è il mio modus vivendi.
MM: Quando e perché hai sentito la necessità di dover produrre Musica? Suoni qualche strumento?
M.D. : Non suono nessuno strumento e non ho studiato Musica. Tra il 1999 e il 2004 mi resi conto che il 50% dei brani che mi avevano segnato l’adolescenza furono prodotti da Gigi D’Agostino. Cosi venne naturale avvicinarmi al suo Mondo e, una volta entrato a farne parte, mi resi conto che fosse il mio habitat naturale.
Complice una illuminante spaghettata a casa di Federico Romanzi (…ricordo che tornai a casa di corsa perché forse avevo trovato un software con cui provare a produrre la mia Musica..) da li in poi è stato un flusso naturale delle cose. Scorrevo nelle stesse acque del fiume che mi aveva portato a casa.
MM: Come nasce la tua Musica? Come inizia il processo creativo di un tuo brano? Da cosa trai ispirazione?
M.D. : La mia Musica nasce per tirare fuori i miei stati d’animo.
Solitamente mi siedo al pc quando sento di aver accumulato talmente tante cose a livello emotivo che avverto l’esigenza di farle esplodere in qualcosa di concreto, di tangibile. A volte l’ispirazione è nascosta anche in altri brani che attirano la mia attenzione e in quel caso allora diventa un “gioco” smontare e rimontare secondo le sensazioni del momento.
MM: Quali sono stati e quali sono tuttora i tuoi riferimenti musicali? Se ti chiedessi di scegliere tre dischi che hanno influenzato il tuo modo di fare Musica?
M.D. : Difficile scegliere tre brani. Sicuramente posso dire che il mio mondo è un blend tra le atmosfere di Gigi D’Agostino e Moby.
MM: Ti ricordi quale è stato il primo disco che hai acquistato?
M.D. : Il vinile “Giovani Jovanotti”. Era il 1990.
MM: L’8 aprile è uscito su tutti i Digital Store “Eternum”. Si tratta del tuo primo disco cantato dopo numerose produzioni strumentali. Che emozione si prova a sentire un’artista cantare su una melodia da te composta?
M.D. : Spiegare l’inspiegabile è difficile poiché tutto parte da una visione che è solo tua, che è dentro di te, sul come potrebbe adattare un cantato ad un brano strumentale.
Trovare la persona affine che ti “sente”, che capta il tuo stato d’animo, che riesce a tramutare in un cantato una tua sensazione…è una cosa indescrivibile!
É il completamento, l’amalgama, l’abbraccio quando scendi dal treno.
MM: So che è come chiedere ad una mamma quale figlio preferisca ma c’è un brano, tra quelli che hai prodotto, a cui sei più affezionato? Se sì, perché?
M.D. : Temevo arrivasse questa domanda!
Beh, “Il Trip del Vagabondo” è storia. Non posso non citarlo poiché ha cambiato tutto, mi ha reso popolare, mi ha fatto uscire allo scoperto. E poi è presente in “S(u)ono Libero” l’ultimo album di Gigi D’Agostino “, cosa di cui vado estremamente fiero.
Cito altri tre brani che hanno segnato quegli anni: “Eden”, “Adamante” e “Nostalgia”…non vorrei si offendessero!
MM: Stai lavorando a qualcosa di nuovo? Quali sono i progetti per il futuro?
M.D. : Ci sono diverse cose che bollono in pentola! Tra le altre, ci sono stati dei contatti con due artiste per quanto concerne i brani cantati ma per ora non posso dirvi altro. E se trovassi la quadra avrei in mente di pubblicare un album che contenga le produzioni degli ultimi anni.
MM: Come credi si evolverà la scena EDM nei prossimi dieci anni?
M.D. : Dopo dieci anni di EDM non saprei dirti cosa accadrà ma succederà qualcosa che stravolgerà di nuovo tutto. É un mondo strano che nasce, esplode, collassa e rinasce dalle proprie ceneri.
MM: Cosa consiglieresti ad un giovane che si avvicina oggi al mondo della produzione musicale?
M.D. : Di domandarsi prima di qualsiasi altra cosa: “Hai una storia da raccontare?” e “Se sì, a chi?”.
MM: Che rapporti hai con i social e come credi possano aver influenzato il rapporto tra chi produce Musica e il pubblico a cui viene proposta?
M.D. : Io sono di natura timido e introverso e per questo motivo ci ho messo un pò a farli miei. Essendo però lo strumento di comunicazione principale, al giorno d’oggi, risulta impossibile farne a meno. Hanno stravolto qualsiasi regola sociale permettendo a tutti di essere allo stesso livello. Hanno concesso a tutti una possibilità e questa cosa mi piace molto.
L’idea di fare una diretta e far ascoltare un’anteprima a tutti i tuoi fan sparsi nel globo è una cosa pazzesca; basti pensare che vent’anni fa internet era giunto da poco nelle nostre case. Penso a quanti talenti siano purtroppo rimasti nell’anonimato e a quanti invece non lo fossero realmente ma avessero la fortuna di essere amici di produttori e/o di proprietari di etichette discografiche.
MM: Quali sono le tue passioni oltre la Musica? Hai un sogno nel cassetto?
M.D. : Quando non strimpello al pc, adoro cucinare e occuparmi di giardinaggio.
Sogni nel cassetto? Direi una casa nel verde, la persona giusta accanto e una coppia di lupi cecoslovacchi per compagnia.
MM: Se Mr Dendo non avesse incontrato la Musica oggi sarebbe?
M.D. : Un agricoltore con la passione per l’Ethical Hacking.
Ringrazio Mr Dendo per la disponibilità dimostrata e lo saluto, a nome di tutti, con un grosso in bocca al lupo per i suoi progetti futuri.
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