Nel rettangolo di gioco i protagonisti sono quasi sempre i calciatori. Appunto, quasi sempre. A volte succede che i titoli di giornali non vengano dedicati alle giocate di un singolo ma alle azioni di un collettivo. Talvolta queste possono essere puramente goliardiche, come le invasioni di campo di una tifoseria che ha raggiunto un traguardo importante. Può succedere invece che queste siano violente e distruttive, come gli scontri tra due tifoserie rivali. Scopriamo insieme quale sono le invasioni più famose della storia del calcio.
Genoa esplode per il ritorno in A
Genoa, 10 giugno 2007. il Napoli ed il grifone sono rispettivamente seconda e terza in classifica della serie cadetta. Se quest’ultima non distanzia la quarta di dieci punti si andrà ai playoff. A un minuto e venti secondi, quando il risultato è sullo 0 a 0 ed entrambe hanno la matematica certezza del ritorno in serie A esplode il Luigi Ferraris. Le due tifoserie sono gemellate ed il campo è un mare di abbracci azzurri e rossoblu. È difficile portare ordine, ma alla fine con grande fatica di tutti si riesce ad ottenere una parvenza di ordine per concludere il match. Al triplice fischio si riprende la festa per il ritorno in Serie A due squadre storiche di questo paese.
L’invasione di campo che rischiava di togliere lo scudetto alla Roma
Situazione simile la vive la Roma nel 2001. Il 17 giugno si gioca l’ultimo match di un campionato dominato dalla compagine giallorossa. La lupa capitolina affronta un Parma privo di motivazioni ma non per questo disposto a farsi calpestare. I fatidici tre punti se li aggiudica comunque la squadra allenata da mister Capello. Il rischio sta nel fatto che l’invasione anticipa il fischio finale. La Juventus sta battendo l’Atalanta e la paura di buttare tutto al vento è tanta. Far uscire la gente dal rettangolo di gioco è stata un’impresa, ma alla fine Totti e compagni sono arrivati in porto col vessillo.
Rabbia al Via del Mare degli ultras leccesi
A volte le frustrazioni per un risultato negativo possono portare all’esasperazione. Così è stato al Via del Mare di Lecce quando i salentini si sono visti togliere la promozione nella finale dei playoff per la serie B dal Carpi. I giallorossi sono stati declassati in Lega Pro per illecito sportivo nell’estate del 2012. La mancata vittoria ha portato un’esplosione di rabbia della tifoseria riversatasi sugli steward che si sono interposti tra gli ultras ed il resto della squadra. Rabbia comprensibile ma ingiustificabili i modi.
Invasioni di campo: una zona di guerra all’Upton Park
Fuori dalla penisola abbiamo un paese che in quanto a scontri ha una lunga storia. L’Inghilterra si è trovata a fronteggiare il problema hooligans per diverso tempo. Tra questi come non citare due tra i gruppi più famosi, Millwall e West Ham. E’ risaputo che tra le due tifoserie non corra buon sangue. Un odio che è esploso nella sfida di Carling Cup del 2009 dove l’arbitro ha dovuto interrompere diverse volte la partita per l’invasione di campo dei vari gruppi. Il match alla fine si è concluso con la vittoria per 3 a 1 per il West Ham, ma gli scontri si sono protratti fuori dall’impianto tanto da far parlare di “una zona di guerra”. Non proprio un’immagine idilliaca per il calcio britannico.
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