Gli Stati Uniti stanno affrontando una vera e propria crisi sociale, che sta mettendo a dura prova le autorità. Seguendo la scia delle manifestazioni popolari contro il razzismo, ieri, durante l’Iowa’s 4th Congressional District, il repubblicano Steve King è stato escluso per il suo orientamento razzista.
Una carriera segnata dall’intolleranza
Steven Arnold King è un politico statunitense con una lunga carriera alle spalle: è stato infatti Rappresentante dell’Iowa nella United States House of Rapresentatives per quasi vent’anni. In tutto questo tempo, King non ha mai nascosto la propria avversione nei confronti di immigrati e, più in generale, verso chiunque non appartenesse a una cultura occidentale, denigrando il multiculturalismo che ha sempre caratterizzato gli States. Non solo: il repubblicano è da sempre noto per la sua retorica deliberatamente razzista e anti-immigrazione, e per la sua vicinanza a ideologie legate alla superiorità dei bianchi e a un estremo nazionalismo.
La sconfitta durante le elezioni primarie
Le proteste e manifestazioni che stanno avendo luogo negli Stati Uniti hanno scosso la coscienza degli abitanti di tutto il mondo e iniziano a vedersi i primi risultati del cambiamento. Ieri sera, Steve King è stato sconfitto durante le primarie dal Senatore Randy Feenstra, che aveva il supporto di molti dei repubblicani dell’Iowa. Feenstra, durante la sua campagna elettorale contro King, ha però scelto di non menzionare i commenti razzisti o la sua radicale visione del mondo, quanto proprio la sua inutilità in Congresso ora che persino il Partito Repubblicano si è mostrato contrariato dal suo operato.
King e Trump: due “buoni amici”
Steve King è sempre stato contrario all’immigrazione e più volte ha usato parole dure nel trattare questa tematica, guadagnandosi così la simpatia di un altro politico statunitense di vedute discutibili. Nel 2014 Trump, non ancora presidente, aveva detto a proposito di King: “E’ un ragazzo speciale, una persona sveglia, con la giusta prospettiva su praticamente qualsiasi cosa“. King è noto anche per aver promosso l’antisemitismo, dando credito a teorie cospirazioniste sul miliardario George Soros, e per un’intervista a Breitbart News del 2018, durante la quale ha affermato che i musulmani somali non dovrebbero lavorare nei centri di confezionamento della carne poiché non mangiano carne di maiale.
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