Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Fars e la televisione di stato iraniana, le Guardie della Rivoluzione avrebbero arrestato alcuni diplomatici di ambasciate straniere con l’accusa di spionaggio. A compiere l’arresto, i Guardiani della Rivoluzione, meglio noti come pasdaran, organo militare in azione dal 1979, anno della rivoluzione teocratica islamista. Secondo la stampa iraniana, uno dei colpevoli di spionaggio sarebbe il diplomatico inglese Giles Whitaker, ma Londra smentisce la notizia. Un portavoce del ministro degli Esteri britannico nega categoricamente le accuse di Teheran. La televisione però afferma che Whitaker sarebbe stato “espulso dal Paese dopo essersi scusato.” Siamo lontani dalla crisi diplomatica, ma resta ancora da chiarire molto di quanto accaduto.

I pasdaran arrestano alcuni diplomatici in Iran con l’accusa di spionaggio, Londra nega categoricamente

I Guardiani della Rivoluzione Iraniani, o Pasdaran, gruppo militare scelto, durante una sfilata militare

Arrestati a Teheran con l’accusa di spionaggio alcuni diplomatici esteri, tra cui spicca il nome di Giles Whitaker, secondo l’agenzia Fars. Messo in onda ieri dalla tv statale un video che mostra un uomo, proprio Whitaker, secondo le fonti, che parla in un luogo indefinito che assomiglia ad un’aula di scuola. Il giornalista annuncia poi che i militari di pattuglia avrebbero trovato l’uomo, vestito da turista insieme alla famiglia, nel deserto di Shahdad intento a scattare foto in un’area vietata, luogo di un’esercitazione militare. Whitaker, dopo essersi scusato pubblicamente, si sarebbe allontanato dal Paese.

Arrivano immediate le spiegazioni del portavoce del ministro degli Esteri britannico: “le notizie sull’arresto di un diplomatico britannico in Iran sono completamente false.” Non si conosce ancora la nazionalità degli altri diplomatici arrestati dai pasdaran con l’accusa di spionaggio. La questione appare nebulosa e di dubbia veridicità, per cui si attendono (anche se improbabili) aggiornamenti sul nome dei diplomatici in Iran. Sembra comunque lontana l’ipotesi di crisi diplomatica, soprattutto in un paese come l’Iran che ha un rapporto non proprio prospero con le ambasciate straniere: si pensi alla nota crisi degli ostaggi che ha coinvolto l’intero personale dell’ambasciata statunitense tra 1979 e 1981: ma era, chiaramente, un contesto completamente diverso.

Alberto Alessi

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