A cavallo tra gli anni 80 e 90 in NBA troviamo una quantità di leggende spaventosa, Larry Bird, Magic Johnson, Kareem Abdul-Jabbar e Micheal Jordan per citarne alcuni. Nonostante questo, per due anni consecutivi, non trionferanno ne i Los Angeles Lakers, ne i Boston Celtics e neanche i Chicago Bulls, ma i Detroit Pistons di Isiah Thomas.
Il college e l’approccio in NBA
Isiah Lord Thomas nasce a Chicago il 30 Aprile del 1961. Quella di Isiah è una storia curiosa, se nasci a Chicago difficilmente non fai il tifo per i Bulls, lui invece si ritroverà a giocare per i rivali, i Deitroit Pistons. Frequenta le scuole superiori nell’Illinois, ma per l’Università decide di cambiare aria e sceglie l’Università dell’Indiana. Nel 1980/1981, porta Indiana a vincere il torneo NCAA e viene eletto miglior giocatore. Si presenta al draft del 1981 come seconda scelta assoluta. Detroit non perde l’occasione e gli fa firmare un contratto da quattro anni a 1,6 milioni di dollari. I primi due anni sono di “ambientamento”, ma è nei playoff del 1984 che si intravedono le potenzialità da star. Al primo turno i Pistons devono vedersela con New York. Isiah Thomas segna 16 punti in 94 secondi, qualcosa di incredibile, Madison Square Garden ammutolito e supplementari. New York vincerà la partita e la serie, ma le basi per un team da titolo iniziavano a costruirsi. Per due anni consecutivi, nel 1985 e nel 1987, i Pistons sbattono contro i Boston Celtics di Larry Bird.
I Bad Boys e la rivalità con Jordan
Nel 1988 la prima finale NBA, dopo aver battuto Boston, trovano i Lakers di Magic Johnson e si arrendono solo a gara 7. Il 1989 è l’anno giusto, insieme a Dennis Rodman, John Salley, Joe Dumars, Vinnie Johnson, i Pistons chiudono la regular season con un 63-19. Grazie al modo “ruvido” di giocare, si prendono il soprannome di “Bad Boys”. Nei playoff rifilano due 4-0, ai Celtics e ai Bucks, in finale di conference ad attenderli ci sono i Bulls di Jordan. Sotto 2-1 nella serie, Isiah Thomas guida la squadra alla rimonta, chiudendo in gara 6 con 33 punti. In finale per il titolo di nuovo i Los Angeles Lakers, questa volta però i Bad Boys hanno la meglio e vincono il loro primo titolo. La stagione dopo, ancora sul tetto più alto, Isiah Thomas Mvp delle finali con una media di 27 punti, 7 asssit e 5 rimbalzi a partita. Nel 1991 cedono in finale di conference contro Chicago, con un sonoro 4-0 e Jordan Mvp delle finali. A causa dei numerosi infortuni, ultimo quello al tendine d’achille, nel 1994 decide di ritirarsi e di proseguire come allenatore, ma con scarsi risultati. Isiah Thomas detiene il record di punti, assist e palle rubate dei Detroit Pistons, la sua maglia numero 11 è stata ritirata e la città non dimenticherà mai ciò che ha fatto, soprattutto i danni ai rivali di Chicago.
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