Dopo un aumento di casi Covid in Israele, il ministro della salute Naftali Bennett ha esteso il via libera alla terza dose.
La quarta ondata ad Israele
Israele è stato colpito dalla quarta ondata di Covid, spinta dalla variante Delta.
Come ha spiegato Silvia Turin sul Corriere, questo non significa che l’immunizzazione non stia funzionando:
“Questa settimana i numeri mostravano che, su 515 pazienti attualmente ricoverati per Covid grave, 301 (il 58,4%) erano completamente vaccinati. Non significa che i vaccini non siano efficaci (o lo siano meno delle attese), ma solo che i numeri sono ingannevoli se non riferiti a un contesto specifico. Queste percentuali, infatti, sono confuse dall’età dei vaccinati e dall’alto tasso di vaccinazione di Israele e danno vita al paradosso israeliano che è quello conosciuto in statistica come paradosso di Simpson”.
Bennett non ha voluto cedere alle pressioni degli esperti che spingevano per una quarantena nazionale. Ha infatti dichiarato di voler aspettare gli effetti degli interventi.
La terza dose
Il ministro della salute ha dato il via alla terza dose di vaccino a partire dagli over 60 e 1,4 milioni l’hanno già ricevuta.
Da ieri, inoltre, è possibile prendere appuntamento dai 30 anni in su.
Ha ordinato, poi, di isolare la nazione: i Paesi da cui è possibile tornare senza la quarantena di una settimana (anche se già vaccinati due volte) sono solo 10.
I viaggi in altri come Spagna o Brasile sono vietati salvo in casi di emergenza garantiti da un permesso speciale.
Per ora le scelte sembrano funzionare.
Infatti, dopo il picco i nuovi contagiati sono stabili e cominciano a scendere.
I ricoverati in condizioni gravi sono al momento 670, i dirigenti degli ospedali spiegano però di essere in affanno e stanno riducendo le operazioni al di fuori del Covid-19.
Vaccini agli under 12
Al più presto il governo vorrebbe estendere le vaccinazioni ai minori di 12 anni.
Sono già partiti i test di massa sui bambini dai 3 anni per verificare se abbiano incrociato il virus e sviluppato gli anticorpi che permetterebbero loro di ottenere il certificato verde.
Le scuole ad Israele
Dopo una serie di discussioni, l’anno scolastico comincia senza rinvii il primo settembre.
Restano però da convincere i genitori no vax che stanno allestendo classi alternative all’aperto.
Gli insegnanti devono avere il green pass.
Queste misure fanno sperare agli israeliani di evitare un altro lockdown.
Fra poche settimana cominceranno le celebrazioni per le festività ebraiche e tutti contano di poterle passare in famiglia.