L’uscita di Greta Thunberg sui propri canali social continua a far discutere: immortalata con tanto di cartello con su scritto “Stand with Gaza” e al fianco di altre ragazze che esplicitavano il sostegno alla causa palestinese, la giovane attivista per il clima è finita nuovamente al centro della bufera per una linea alquanto discutibile considerando le atrocità commesse da Hamas. Tanto che Israele ha deciso di intervenire direttamente sul conto della paladina dell’ambiente.
Il post pubblicato pochi giorni fa di Greta Thunberg , in cui esprimeva solidarietà a Gaza, non è passato di certo inosservato. Soprattutto ha fatto irritare coloro che ancora in queste ore stanno subendo i crimini dell’organizzazione terroristica. E Greta si è limitata a chiedere al mondo di parlare apertamente e di chiedere un cessate il fuoco immediato, giustizia e libertà per i palestinesi e i civili colpiti. Un classico esercizio aleatorio che ha innescato la reazione di Israele, che di fatto ha messo al bando la ragazza diventata leader delle battaglie a favore del green.
Di recente l’uscita di Greta (sommersa di critiche) è stata alla base di numerose proteste via social. La domanda di fondo resta una: perché nell’immagine diffusa sono solamente i palestinesi i destinatari della solidarietà? Per quale motivo non sono stati menzionati anche gli israeliani massacrati? Stando a quanto riferito da The Jerusalem Post, è stata superata quota 100 firme per una lettera aperta inviata proprio alla giovane attivista: nella missiva vengono manifestati lo stupore e la delusione per i tweet e per i post riguardanti Gaza; inoltre Thunberg è stata invitata a riconsiderare le atrocità commesse da Hamas.
Si dissociano dal comportamento dell’attivista svedese anche i leader ambientalisti israeliani. In una lettera si dicono “profondamente feriti, scioccati e delusi dai tweet e post riguardanti Gaza” e che Thunberg dovrebbe “riconsiderare le atrocità commesse da Hamas”.
“A causa della sua posizione, quando Greta affronta un argomento diverso in modo superficiale e sprezzante, ciò indebolisce inevitabilmente la validità delle sue posizioni legate al clima”, si legge nella nota. “Persone di ogni ceto sociale potrebbero pensare che la superficialità da lei mostrata sull’altra questione potrebbe mettere in dubbio la serietà e la profondità del suo attivismo climatico. Coloro che hanno interessi acquisiti potrebbero sfruttare questo per ritrarre gli attivisti climatici come poco seri e privi di profondità. Pertanto, anche senza affrontare le implicazioni etiche e morali che ignorava, Greta non è più un modello per noi nel contesto del cambiamento climatico. Abbiamo molte altre figure a cui ispirarci.”