Israele piange la morte di tre ostaggi a Gaza, vittime di quello che l’esercito ha definito un “tragico” incidente commesso dai suoi stessi uomini e che ha scatenato un’ondata di proteste a Tel Aviv. Yotam Haim, 28 anni; Alon Shamriz, 26 e Samer El Talalqa, 25 sono stati uccisi in un quartiere di Gaza City dai militari israeliani che li hanno scambiati per miliziani.

Israele piange la morte di tre ostaggi

“Durante gli scontri a Shejaiya i soldati hanno erroneamente identificato tre ostaggi israeliani come una minaccia e, di conseguenza, di hanno uccisi”, ha detto il portavoce militare Daniel Hagari

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha definito la morte degli ostaggi una “tragedia insopportabile”, mentre centinaia di persone si radunavano per protestare davanti al Ministero della Difesa sventolando bandiere e striscioni con i volti di alcuni dei 129 ostaggi ancora detenuti da Hamas.

Secondo il sito di informazione Axios il direttore dell’agenzia di intelligence israeliana, David Barnea, incontrerà durante questo fine settimana in Europa il primo ministro del Qatar Mohamed bin Abdulrahman Al Thani, nel tentativo di riprendere i negoziati sugli ostaggi.Intanto nei feroci combattimenti nella Striscia di Gaza continuano a morire i giornalisti: al Jazeera ha riferito dell’uccisione morte del suo corrispondente Samer Abudaqa, mentre un altro, Wael Dahdouh, è stato ferito dalle schegge durante un attacco missilistico israeliano a Khan Younis.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha chiesto maggiore attenzione. “Voglio che si concentrino su come salvare vite civili, non smettano di dare la caccia ad Hamas, ma stiano più attenti“. Il suo consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan, è arrivato in Israele e in Cisgiordania per ribadire il messaggio. “Non pensiamo che abbia senso o sia giusto che Israele occupi Gaza a lungo termine”, ha detto ai giornalisti dopo l’incontro con i funzionari israeliani.

Allo stesso modo, diversi governi occidentali hanno chiesto  a Israele di “adottare misure concrete per fermare la violenza senza precedenti da parte dei coloni israeliani” in Cisgiordania, dove otto palestinesi sono stati uccisi e 83 feriti in poco più di due mesi.