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Settembre 12, 2024, giovedì

Italia del rugby, luce fu: grande ottimismo in vista del Sei Nazioni

L’ultima sconfitta contro il forte Sudafrica non ha minimante intacco il morale di un gruppo che pensa in grande, adesso, in vista del Sei Nazioni che inizierà nel febbraio del 2023. Il ko di Genova contro la formazione africana deve essere analizzato attentamente, senza soffermarsi eccessivamente sul punteggio finale: la nuova Italia del rugby di Kieran Crowley ha resistito per un tempo intero mettendo in campo giocate difensive davvero molto interessanti che hanno dato filo da torcere ai rivali. Gli Springboks sono certamente più forte degli azzurri e nelle ripresa, sfruttando anche la stanchezza degli italiani, sono riusciti a prendere il largo regalandosi una bella vittoria per 21-63. Il percorso di crescita della nostra Nazionale, però, si è impreziosito in questo autunno così positivo dalle grandi vittorie ottenute contro Samoa e, soprattutto, Australia. C’è del buon materiale per guardare con ottimismo al prossimo futuro.

Italia del rugby, l’ottimismo di coach Kieran Crowley

(Photo by Federugby/Federugby via Getty Images)

Chiaramente è stata dura prendere la meta di Kolbe sul re-start con il punteggio sul 18 a 16, lui è stato bravissimo nell’occasione e da lì la squadra ha preso un abbrivio molto difficile da gestire per noi. Fino a quel momento avevamo fatto molto bene, poi loro sono stati superiori, questo va ammesso. Cercheremo di imparare il massimo da questa partita, il lavoro del Sudafrica nel secondo tempo sulle nostre fasi statiche e sulla collisione è stato evidentemente superiore. A freddo dovremo ragionare sul perché siamo stati per questa mezz’ora finale quelli di un po’ di tempo fa, una squadra che a volte perde il filo del match. In vista del Sei Nazioni questa sarà la base da cui ripartire, oltre a tutte le cose positive che ci portiamo dietro in questo mese naturalmente. Le prime due partire delle Autumn Nations Series sono state per noi molto positive a di là dei risultati, abbiamo saputo progredire in molti aspetti del nostro gioco, il gruppo è giovane e sta imparando a gestire l’impegno richiesto da questo livello internazionale. Come allenatore non posso che guardare fiducioso al futuro“.

(Photo by Federugby/Federugby via Getty Images)

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